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21 dicembre 2012: 7 ragioni per cui il mondo non finirà

Il 21 dicembre 2012 si avvicina (siamo a meno di una settimana oramai), e siamo sempre più convinti che non ci sarà la tanto “temuta” fine del mondo. Lo dice sia la NASA, che ha detto come non sono previste della catastrofi cosmiche, che ce lo ha confermato il calendario Maya, che è stato interpretato male da tutti coloro che parlano di apocalisse. Ecco a voi 7 ragioni per cui il mondo non finirà il 21 dicembre 2012.

Ragione numero 1: anno 1000 d.C.

Le autorità cristiane credevano che il nuovo millennio sarebbe la seconda venuta di Gesù. In attesa del suo ritorno, molte persone hanno lasciato i loro beni, il loro lavoro e abbandonato le loro case. Quando la data è passata senza il tanto temuto apocalisse, le persone che pensavano che ci fosse stata la fine del mondo si resero conto che avevano sbagliato i calcoli e avevano deciso che la fine del mondo sarebbe, in realtà, nell’anno 1033 (esattamente 33 anni dopo l’anno mille, come gli anni di Cristo). Come sappiamo, questo si è rivelato essere un grande errore di calcolo.

Ragione numero 2: l’anno 1792

Nel 1780 è arrivato sul New England un buio decisamente insolito, tanto che un gruppo religioso noto come “Shakers” iniziò a credere che il giorno del giudizio stesse arrivando. Anche se il cielo si era annerito in maniera insolita (tanto che in seguito quel giorno fu chiamato “Dark Day”), è stato studiato in seguito che lo stesso fosse stato causato da un mix di fumo derivante dagli incendi nei boschi e da nebbia decisamente pesante.

Ragione numero 3: 21 Marzo 1843 – 21 marzo 1844

William Miller ha portato alla confusione migliaia di seguaci quando ha dichiarato che il mondo sarebbe finito tra il 21 Marzo 1843 e il 21 Marzo 1844. Quando anche la data del marzo 1844 non è accaduto niente, la data è stata spostata al 22 ottobre 1844. Dopo che neanche in questo giorno il mondo finì, alcuni seguaci di Miller crearono il gruppo degli Avventisti del Settimo Giorno, che fondò una chiesa cristiana protestante (viva ancora oggi) che vede il sabato come giorno di riposo settimanale.

Ragione numero 4: l’anno 1914

Nel 1876, Charles Taze Russell, fondatore dei Testimoni di Geova, predisse che Cristo sarebbe ritornato nel 1914. Dal momento che la profezia non è riuscita, il gruppo dei Testimoni di Geova avevano previsto almeno altre sette date in cui si sarebbe verificato l’Armageddon. Ebbene, il mondo non è ancora finito.

Ragione numero 5: il 10 marzo 1982

Nel 1974, gli astrofisici John Gribbin e Stephen Plagemann pubblicarono “The Jupiter Effect”, in cui affermarono che il 10 marzo 1982 i pianeti si sarebbero allineati sullo stesso lato del Sole creando degli effetti gravitazionali che avrebbero portato a delle grandi catastrofi.

Ragione numero 6: il 1° gennaio 2000

Nessuno era veramente sicuro di quello che sarebbe successo il 1° gennaio del 2000. Il timore era che i computer non avrebbero capito l’anno “00” e lo avrebbero confuso con il 1900. Presumibilmente, questo avrebbe portato l’universo tecnologico al collasso. Il millennio è venuto e l’anno 2000 è passato.

Ragione numero 7: il 21 maggio 2011

Harold Camping, presidente del Family Radio Network, ha creato molto trambusto la primavera scorsa quando aveva predetto che il mondo sarebbe finito con una serie di distruzioni che sarebbero state note “The Rapture“. Il 21 maggio è arrivato ed è passato, senza problemi. Camping allora cambiò la data della fine del mondo al 21 ottobre. Alla fine, questo presunto predicatore ha deciso di smettere di fare previsioni e di dimettersi poco dopo che le previsioni sul secondo giorno del giudizio non sono riuscite.

Ragione numero 8: voi cosa ne pensate?

Diteci ora nei commenti le vostre ragioni per cui, secondo voi, il mondo non finirà tra meno di una settimana.