Il 21 dicembre 2012 non sarà la fine del mondo. A dirlo è la NASA, che, invasa dalle domande di chi chiedeva se effettivamente tra, una settimana esatta, avremmo vissuto l’ultimo giorno su questa Terra, ha fornito una serie di spiegazioni geologiche per cui il mondo non finirà quest’anno. La NASA ha infatti detto che “il nostro pianeta è vivo da più di 4 miliardi di anni e gli scienziati ritengono che non ci sia alcun pericolo associato al 2012“. Gli stessi scienziati hanno anche annullato i timori di un possibile “blackout totale” del pianeta, che sarebbe dovuto andare dal 23 dicembre fino al giorno di Natale. Né la Nasa, né qualunque altra organizzazione scientifica prevedono un black-out. Inoltre, non ci saranno allineamenti planetari che potrebbero provocare dei disturbi di qualunque sorta previsti nei prossimi decenni. In ogni caso, anche se questi allineamenti dovessero verificarsi, i loro effetti sulla Terra sarebbero trascurabili.
Gli allineamenti planetari sono dei regolari eventi astrologici e sono innocui, molto simili a delle tempeste solari, che causano, ad esempio, delle temporanee interruzioni nelle comunicazioni via satellite ma che non portano a “danni seri“. Inoltre, non ci sono asteroidi o pianeti in rotta di collisione con la terra. E’ proprio un pianeta il frutto delle preoccupazioni che i Maya ebbero diverso tempo fa. Questa popolazione, infatti, aveva previsto che la distruzione della terra ci sarebbe stata in seguito alla collisione tra il nostro ed un altro pianeta, chiamato Nibiru. La NASA ha ufficialmente smentito anche questa preoccupazione, dato che “se Nibiru o un qualunque altro pianeta fosse in rotta di collisione con la Terra, mancando solo una settimana alla data del presunto impatto, potremo addirittura vederlo ad occhio nudo.