Le scorse elezioni del 24 e 25 febbraio non hanno portato un risultato utile ma hanno contribuito alla situazione si stallo politico. Il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, reclama a riguardo: “Stiamo vivendo una situazione politico-istituzionale in cui stiamo perdendo tempo, e questo mentre il mondo ci chiede di correre a velocità doppia”. E poi ha continuato: “ La politica continua a proporre soluzioni che poi non riesce a concretizzare”.
Il “rottamatore” passa poi a parlare delle imprese dicendo: “Il tempo è scaduto, tante imprese sono sull’orlo della fine. Serve credibilità politica e risposte sui temi del lavoro o rischiamo di perdere la strada per tornare a casa: ormai bisogna prendere atto che la clessidra è agli sgoccioli”. Renzi punta sul lavoro e sulla necessità di mettere questo punto in cima alla lista dei provvedimenti da prendere: “ L’articolo 1 della Costituzione dice che la Repubblica democratica è fondata sul lavoro. Oggi la Repubblica rischia di essere affondata dalla rendita o bloccata dal lavoro di chi crede di potersi permettere altri ritardi”.
Nel frattempo Laura Boldrini, presidente della Camera, provvederà il prossimo 15 aprile a diffondere la convocazione per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Nella nota si legge: “Su invito del presidente della Repubblica e sentito il presidente del Senato la seduta del Parlamento, integrato dai delegati regionali, potrà avere luogo già a partire da giovedì 18 aprile, confidando che gli adempimenti relativi alla designazione da parte delle Regioni dei propri delegati si svolgano con la massima tempestività”.