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Fiat in America, da Torino a Detroit

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Fiat, centenaria casa automobilistica italiana, sembra pronta a dire definitivamente “addio” all’Italia e a spostare il suo quartier generale negli Stati Uniti non appena avverà la prevista fusione con il gruppo Chrysler. La mossa, secondo gli esperti, sarebbe senza precedenti nel settore automobilistico, proprio per le profonde radici che FIAT ha con il nostro paese.

Se effettivamente Sergio Marchionne, amministratore delegato della casa automobilistica nostrana, dovesse decidere per tale mossa, la cosa sarebbe il risultato di una crescente globalizzazione e della necessità per le aziende di individuare un posto anche in mercati (in questo caso automobilistici) più grandi.

Marchionne e la situazione del settore automobilistico in Europa

Secondo Marchionne “ti rendi conto che l’Europa sta diventando una realtà sempre meno rilevante nello schema delle cose. La decisione, se verrà presa, non è per togliere nulla dalle nostre radici storiche, ma verrà fatta solo sulla base di un riconoscimento delle condizioni economiche”.

Fiat e Chrysler

La compagnia del “Lingotto” detiene il 58,5% di Chrysler, percentuale acquisita attraverso una serie di accordi che sono iniziati con la ristrutturazione partita per evitare il fallimento della casa automobilistica di Detroit e dal salvataggio del governo federale nel 2009. Marchionne ha detto che Fiat prevede di acquistare le restanti azioni di Chrysler, attualmente di proprietà della United Autoworkers Union. Le due parti si stanno attualmente accordando sul prezzo che Fiat dovrà pagare per entrare in possesso delle rimanenti azioni Chrysler.

Fiat in America, dove andrà?

Presumibilmente la casa automobilistica si muoverebbe verso il sobborgo di Detroit noto come Auburn Hills, dove ha già sede Chrysler, anche se, secondo altri, la società risultante dalla fusione potrebbe trovare posto anche a New York.

Fiat in America, e i sindacati?

Ovviamente, se la decisione dovesse essere presa, attirerà le ire dei sindacati e dei politici italiani. In più, ci sarebbe una resistenza da parte degli operai Fiat, degli azionisti italiani e di tutto il governo italiano.

Il mercato europeo dell’auto in recessione

Effettivamente, guardando all’Europa e al fatto che essa resta ancora impantanata nella recessione, la maggior parte delle case automobilistiche stanno perdendo soldi. Le vendite di auto in Europa è stato in calo del 10% nel corso del primo trimestre di quest’anno. Lo scorso anno, il gruppo Chrysler e Fiat ha venduto 470.000 veicoli in Italia e 1,1 milioni di veicoli in tutta l’Europa, mentre nei soli USA si sono vendute 1,7 milioni di auto.

Ci sono altri vantaggi che potrebbero spingere Fiat a dire addio al bel paese. Uno su tutti è che negli USA c’è il centro gravitazionale per quanto riguarda sia la leadership che la tecnologia di qusti mercati. Inoltre, gli Stati Uniti sono sicuramente un mercato più grande.

Tu cosa ne pensi di Fiat in America?