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Italia: 8 Miliardi di euro di Perdite sui Derivati

euro

L’Italia rischia milioni di euro di perdite. E’ questa la brutta notizia che è stata resa nota solo ieri e che potrebbe far perdere colpi alla solidità finanziaria del nostro paese, già messa a dura prova dalla crisi economica.

Le perdite, che potrebbero ammontare addirittura a 8 miliardi di euro, ha le sue origini in tempi decisamente migliori di quelli attuali, ovvero durante la fine degli anni ’90, quando si iniziava a parlare di euro e di ingresso nella moneta unica. Precisamente, si parla del periodo che antecede l’ingresso del nostro paese nella moneta unica e di quello appena successivo.

Sembra che il problema sia dovuto ad otto contratti derivati stipulati dal nostro paese con delle banche straniere, per un valore nozionale di 31,7 miliardi di euro. Secondo le indiscrezioni, sembra che l’Italia abbia stipulato con tali banche un contratto in base al quale sarebbe stato possibile scaglionare il rimborso di quanto dovuto per un periodo maggiore di tempo, ma ovviamente a costi decisamente più elevati. Il punto focale è che, ai tempi, il direttore generale del tesoro era Mario Draghi, attualmente presidente della BCE.

I dati sarebbero inoltre emersi in seguito ad un controllo realizzato dalla Guardia di Finanza negli uffici del Ministero dell’Economia, il tutto ovviamente svolto nella massima discrezione, in seguito ad un allarme scattato dopo che, nel 1995, l’Italia aveva un deficit di bilancio del 7,7%, ridotto al 2,7% nel 1998, anno dell’approvazione per l’entrata nell’euro.

Che i soldi per saldare il debito siano stati presi accumulando altri debiti di cui ora bisogna pagare il conto?