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Pensioni a Quota 100 e buonuscita a rate: le novità sul TFS

La Corte Costituzionale si è espressa ieri circa la possibilità del pagamento differito e a rate della liquidazione, giudicandolo non irragionevole. La sentenza riguarda tutti i casi di pensione anticipata, inclusa la Quota 100 recentemente introdotta dal Governo. Nessuna specificazione, invece per le pensioni di vecchiaia.

Secondo le leggi vigenti, in effetti, il pagamento del TFR, Trattamento di Fine Rapporto, deve avvenire entro 12 mesi nel caso di importi inferiori ai 50mila euro, ma fino a 100mila euro la seconda rata sarà corrisposta dopo altri 12 mesi. Il che significa a due anni dal pensionamento. Per non parlare del caso di TFR superiori ai 100mila euro, per la cui terza rata si deve attendere per altri 12 mesi.

Ecco perché la richiesta di Lia Capilli, una dipendente andata in pensione, circa la riduzione dei tempi per la seconda rata è stata respinta. Accogliere la richiesta, spiega la Corte, avrebbe creato un precedente che sarebbe costato allo Stato 9 miliardi di euro solo per il primo anno. Peraltro c’è da valutare l’impatto sulle casse statali da parte delle buonuscite a Quota 100.

Il prossimo agosto arriverà la liquidazione per circa 10.300 pensioni anticipate, e a settembre 50mila dipendenti della scuola riceveranno il TFS, Trattamento di Fine Servizio.

Anticipo TFS dipendenti pubblici

Per ovviare ai lunghi anni di attesa per ricevere la buonuscita, il Governo ha emanato un decreto che autorizza i dipendenti pubblici a chiedere un anticipo del TFS. Possibilità, fino a questo momento, esclusiva del settore privato.

Con il decreto legge 4/2019, approvato lo scorso 29 gennaio, i dipendenti della Pubblica Amministrazione potranno chiedere un anticipo della liquidazione fino a 45mila euro. Le categorie interessate sono:

  • futuri pensionati con Quota 100, ossia 62 anni di età e 38 di contributi;
  • futuri pensionati con i requisiti previsti dalla Legge Fornero, ossia 67 anni e almeno 20 di contributi;
  • coloro che usufruiranno di pensioni anticipate, ossia 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne
  • chi è già in pensione.

Si tratterà di un finanziamento con tasso agevolato, grazie ad un accordo siglato tra il Ministero e l’Abi (Associazione bancaria italiana). Si potrà presentare domanda entro 90 giorni dal pensionamento.