Nel corso degli ultimi tempi si sente parlare spesso e volentieri di prodotti biodegradabili anche in ambito culinario. Il motivo è abbastanza facile da intuire, dal momento che se ne sente parlare praticamente in qualsiasi luogo: una rivoluzione sotto tutti gli aspetti che permette di raggiungere l’obiettivo principale, ovvero quello di ridurre il più possibile il consumo di plastica.
Il sistema di riciclo diventerà sempre più importante, ma è la quotidianità che deve cambiare: serve rispetto per l’ambiente e, di conseguenza, sono i piccoli comportamenti nella vita di tutti i giorni quelli che fanno la differenza. Esattamente come scegliere di comprare dei prodotti monouso biodegradabili piuttosto che in plastica.
In commercio si stanno diffondendo sempre di più i piatti biodegradabili e compostabili. Piattaforme come quella di ecopiatti, ad esempio, offrono la possibilità di acquistare questi prodotti a dei prezzi davvero vantaggiosi. Su ecopiatti.it, infatti, si possono comprare piatti piani biodegradabili, ma anche piatti fondi, piatti perfetti per le pizze e piatti a struttura triscomparto. Il vantaggio è quello di poter acquistare anche quantità di piatti molto importanti, fino a 500 pezzi.
Le differenze tra compostabile e biodegradabile
Il primo passo è quello di mettere in evidenza come biodegradabile non voglia dire in automatico che un certo prodotto sia anche compostabile. Infatti, nel momento in cui si parla di biodegradabilità, si fa riferimento ad ogni tipo di materiale che si può scomporre da parte di batteri, così come una serie di agenti fisici naturali, senza dimenticare il sole.
La scomposizione può avvenire in composti chimici molto semplici, come metano, piuttosto che acqua oppure anidride carbonica. A livello europeo, c’è una normativa che indica come la biodegradabilità di un prodotto sia legata al fatto che il processo di decomposizione raggiunga il 90% nel giro di sei mesi.
Quando si parla di elemento compostabile, si fa riferimento, al contrario, a quel materiale che non si caratterizza per essere unicamente biodegradabile, ma in cui il processo di decomposizione si verifica solamente nel giro di 90 giorni.
È abbastanza facile, ora, intuire quale possa essere la differenza tra prodotti compostabili e prodotti biodegradabili, che corrisponde al tempo che serve per ad un certo prodotto per la trasformazione in composti chimici elementari. Lo sviluppo del compost offre la possibilità di sfruttare risorse che possono tornare utili anche per la coltivazione di terreni e varie tipologie di substrati.
I prodotti monouso compostabili e biodegradabili
La scelta di rispettare l’ambiente che ci circonda in realtà è molto più semplice di quello che si potrebbe pensare. In commercio c’è la possibilità di trovare un gran numero di prodotti che vengono realizzati con materiali biodegradabili: il trend continua a crescere e prevede di registrare altri dati positivi nel corso dei prossimi mesi.
In modo particolare, a spingere questo mercato saranno i prodotti biodegradabili monouso, che fanno parte di tanti settori industriali, ma che in realtà si stanno espandendo anche in campo privato. Tra i vari prodotti biodegradabili troviamo sicuramente i piatti, ma anche le posate, i bicchieri, senza dimenticare le pinze, gli spiedi e le bacchette.