Negli ultimi anni il mondo del lavoro è cambiato radicalmente. La transizione digitale ha apportato diverse modifiche nelle mansioni e nelle routine delle persone, a prescindere dalla loro mansione e dal settore in cui andavano ad interagire. Ovviamente, tutto questo ha portato ad un incremento esponenziale dei corsi di formazione che, se decenni fa, erano appannaggio di una pletora limitata di lavoratori, oggi si presentano come la prassi in qualsiasi ambito.
Il progresso tecnologico interessa il mercato del lavoro in maniera preponderante e, questo, spinge il personale delle aziende, i liberi professionisti e non solo a cercare in ogni modo di aggiornarsi, in modo da rimanere al passo con i tempi. Insomma, i corsi di formazione sono il pane quotidiano di ognuno di noi e, data l’esperienza progressiva che si sta maturando al riguardo, molti lavoratori esperti del loro settore decidono di mettere, a loro volta, dei corsi a disposizione di altri colleghi o aspiranti.
Organizzare un corso di formazione non è, ovviamente, un’impresa semplice o immediata. Questa pratica richiede, infatti, uno studio approfondito alle spalle, che riguarda l’organizzazione sia teorica che pratica dell’incontro. In fase di sviluppo, infatti, occorre tener conto di innumerevoli variabili per far sì che il proprio corso sia tanto utile quanto appassionante. Scopriamo, di seguito, alcuni consigli utili per raggiungere quest’obiettivo.
Unire la pratica alla teoria
I corsi di formazione vengono, spesso, fraintesi nelle loro intenzioni. Essi, infatti, volgono a sviluppare competenze peculiari che il lavoratore non ha ancora acquisito o di cui possiede solo un’infarinatura. Relegare un corso di formazione al solo ambito pratico potrebbe, per questa ragione, risultare controproducente. Quando se ne organizza uno, ci si deve mettere nei panni di chi andrà ad ascoltarlo. I corsi dovranno, quindi, essere partecipativi e fornire esempi pratici dei vari argomenti trattati.
Chiarezza
I corsi di formazione sono rivolti a persone che, spesso, hanno una conoscenza quantomeno minima dell’ambito a cui si riferiscono. Ciò nonostante, in fase di organizzazione bisogna essere certi della propria chiarezza e che le nozioni impartite siano comprensibili anche a chi, di quel determinato argomento, non sa proprio nulla. Insomma, non si devono dare per scontate le competenze di chi partecipa al meeting. Anche a rischio di essere noiosi, quindi, bisogna fornire tutte le conoscenze necessarie per affrontare l’argomento cardine del corso.
Scegliere il luogo in cui tenere il corso
La possibilità di tenere un corso di formazione da remoto, oggi, è fattiva e funzionale a diverse esigenze. Ciò nonostante, il rischio di non interagire materialmente con i partecipanti potrebbe far calare drasticamente e in maniera istantanea la loro soglia d’attenzione. Inoltre, i corsi da remoto potrebbero rivelarsi stancanti anche per chi li tiene, non avendo un responso ed un contatto diretto con chi li ascolta. Per questo motivo, oggi si continuano a preferire i corsi in presenza, in sale organizzate ad hoc con tutta la strumentazione adeguata a mostrare slide e grafici esemplificativi. Ad esempio, Business Center Hub propone l’affitto di sale per corsi a Parma, offrendo sia ad organizzatori che a partecipanti la possibilità di godere di un’esperienza formativa coinvolgente e interattiva.
Fornire il materiale necessario
Infine, per distinguere il proprio corso dagli altri e spingere le persone a prendervi parte, è fondamentale fornire il materiale informativo adeguato all’esperienza offerta. Ovviamente, esso non dovrà essere pesante o troppo approfondito, ma abbastanza dettagliato da catturare l’attenzione del partecipante e spingerlo ad assimilare i concetti chiave per la comprensione della materia che si andrà a trattare durante l’incontro formativo. Si consiglia, quindi, di optare per grafiche accattivanti, immagini scelte in maniera accurata e concetti espressi schematicamente.