Melania Rea: Ultime notizie. Sempre più intricata la matassa intorno al caso della morte della giovane mamma Melania Rea scomparsa nel pomeriggio del 18 aprile 2011 e ritrovata morta due giorni dopo i un boschetto vicino Teramo. Da subito gli inquirenti hanno avuto dei dubbi sulle versioni contrastanti date dal marito Salvatore Parolisi, unico indagato per l’omicidio. Melani Rea è stata accoltellata con 32 pugnalate alla schiena e poi ‘seviziata’ con svastiche e fregi, probabilmente post mortem. Il marito, Salvatore Parolisi, aveva una relazione extra coniugale con una delle soldatesse allieva del suo corso, certa Ludovica. Dopo la scomparsa della moglie, Salvatore ha dato l’allarme da un bar vicino ai giardini pubblici, dove, secondo il racconto dell’uomo, la famigliola stava trascorrendo un allegro pomeriggio. La mamma si era allontanata nel boschetto per un bisogno fisiologico e non ha più fatto ritorno. Troppe cose comunque non tornano tra il racconto del marito fedifrago e le prove riscontrate dagli inquirenti.
Prima di tutto nessuno ha mai detto di aver visto la famiglia ai giardini quel pomeriggio. Inoltre altri dubbi si hanno sulla telefonata anonima che ha avvisato la Caserma dei Carabinieri locale della presenza del corpo nel boschetto. La persona al telefono diceva di essere un cercatore di funghi, ma non si è mai presentata agli inquirenti. Troppa confusione che ha portato Salvatore Parolisi ad essere inscritto nel registro degli indagati. E successivamente rinchiuso in galera per paura che potesse ulteriormente infangare le prove contro di lui. A onor del vero dobbiamo dire che prove concrete in mano agli inquirenti, salvo colpi di scena dell’ultimo minuto, sembrano non esserci. Le ultime notizie sul caso di Melania Rea hanno portato alla luce comunque solo ed esclusivamente comportamenti ambigui del marito. Non solo una relazione stabile con la allieva Ludovica, alla quale Salvatore Parolisi scrive lettere intense dal carcere, ma anche un tesoretto di quasi 80.000 euro che il Caporal Maggiore teneva nascosto alla moglie Melania Rea.
E comportamenti a dir poco inusuali per un marito amoroso come lui vuol far credere sono stati scoperti pochi giorni fa da Michele Rea, il fratello della vittima. Sembra, anzi, è certo, che Salvatore Parolisi intrattenesse una conversazione via chat con l’amante, anche piuttosto spinta, dal pc del padre di Melania. Insomma, senza nessun pudore. Intanto gli avvocati della difesa insistono sull’incidente probatorio. Secondo loro, infatti, quando Melania è stata uccisa, Salvatore non si trovava in quella zona e quindi non è possibile che sia l’autore materiale del delitto. Almeno questo è quello che cercano di dimostrare i difensori. Al momento non sappiamo ancora l’esito dell’incidente probatorio, quindi non possiamo tirare conclusioni in merito alla vicenda. Certo è che secondo gli inquirenti Salvatore ha agito da solo e anche i vari depistaggi, compresa la svastica incisa sul corpo della donna, sono opera sua. Dunque non ci sarebbe stato nessun complice, come si pensava in un primo momento. Ricordiamo che Salvatore Parolisi e Melania Rea avevano insieme una figlia, che attualmente si trova in affidamento ai nonni materni.