Il latitante serbo più famoso nel mondo del calcio, Gegic, si racconta in un’intervista prima della sua prigionia a Cremona. Le sue prime parole sono sui mesi della sua latitanza: <<Non è vita questa. Mi nascondo da troppo tempo. Dovevo costituirmi subito. Ora sono pronto a dire tutto.>> La vera bomba è la presenza di un “Mister X” a capo di tutto: <<Le cordate erano tante, non vendevano informazioni solo a me e a Ilievski (l’altro latitante). Io e Hristiyan abbiamo incontrato un tipo sulla sessantina, quasi pelato, alto meno di 1,80, di cui non ricordo il nome. Ce l’ha presentato Bellavista. Aveva dieci telefonini in tasca e voleva venderci gare combinate in cui erano coinvolte squadre del sud: Catania, Palermo, Napoli e Lecce. Però voleva 600 mila euro per le informazioni. Per noi erano troppi e abbiamo rifiutato.>>
Gegic dice di non aver mai sentito parlare della presenza di Antonio Conte nel giro di calcioscommesse, anche se ammette che tutto lo spogliatoio di quel Siena amava scommettere. Poi si sofferma sul mancato accordo di Inter-Lecce: <<Erodiani assicura che quella partita finirà con un Over 3,5 (almeno con 4 gol totali). Ci dà il contatto di un finto Corvia tramite Internet, ma Ilievski lo smaschera subito e non puntiamo un euro su quella partita. Poi ho letto che quel tizio era Paoloni, il portiere. In Italia da sempre le ultime partite sono un mercato, ma da quando ci sono le scommesse, molti presidenti riescono addirittura a risanarci i bilanci.>>