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San Valentino: la festa degli innamorati, ma da dove deriva?

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Oggi è San Valentino, la festa degli innamorati ma anche di chi si vuol bene perché l’amore è anche questo… Ma come nasce questa festa? La sua origine risale a tempi remoti, quando la Chiesa cercò di rendere sacro il rito pagano per la fertilità. Febbraio era infatti il periodo di preparazione per la rinascita. Ma quella che conosciamo noi risale al 496 d.C. quando Papa Gelasio sostituì il rito di Lupercus ( rito romano propiziatorio e apotropaico) con il culto di San Valentino.

San Valentino era un vescovo romano divenuto martire. Fu scelto come protettore degli innamorati perché la leggenda racconta che egli fu il primo religioso che celebrò l’unione tra un legionario pagano e una donna cristiana. Si narra, inoltre, che San Valentino, un giorno sentì passare due giovani fidanzati che stavano litigando, vicino al suo giardino. Così andò incontro ai due con in mano una rosa che regalò loro, pregandoli di far pace e di stringere insieme il gambo del fiore, facendo attenzione a non pungersi e pregando il Signore affinché mantenesse vivo ed eterno il loro amore. Qualche tempo dopo la coppia sugellò il loro amore con la benedizione del matrimonio.

Ma perché si festeggia proprio il 14? Perché è il giorno in cui il Santo morì. È curioso osservare le usanze di questa festa nei vari Paesi. In Olanda e in Inghilterra, ad esempio chi spedisce i bigliettini lo fa in modo anonimo, senza svelare la sua identità. In Giappone, le ragazze regalano una scatola di cioccolatini ai ragazzi e non deve necessariamente essere il fidanzato, infatti, si possono fare regali ad amici e colleghi di lavoro. I maschietti, invece, regalano, un mese dopo San Valentino, del cioccolato bianco.