Dopo una lunga malattia si è spenta Gae Aulenti. L’ultima apparizione in pubblico risale al 16 ottobre, quando ritirò alla Triennale di Milano la Medaglia d’Oro alla Carriera. Nata nel 1927 è stata la prima architetto donna italiana. La sua architettura post-moderna ha lasciato il segno in tutta Europa e nel mondo.
Tra i suoi numerosi lavori che la videro sempre impegnata in giro per il mondo, Aulenti si occupò del famoso Museo d’Orsey a Parigi. Fu impegnata nel ristrutturare Palazzo Grassi a Venezia e nell’allestire il Museo nazionale d’arte moderna del Centre George Pompidou di Parigi. Ha curato l’arredamento urbano di Piazzale Cardona a Milano. Sempre in Italia, ha ristrutturato il Palavela di Torino in occasione delle Olimpiadi del 2006, ha restaurato il Palazzo Branciforte a Palermo e a Perugia, invece, l’aeroporto. In campo internazionale, ha realizzato l’istituto di cultura italiana a Tokyo e ha portato il “made in Italy” all’expo di Siviglia. Tantissimi sono anche i premi che ha conseguito.
Luca Molinari, critico d’architettura, ha ricordato così l’artista: “La Aulenti appartiene alla generazione di architetti che ha saputo combinare il design nell’architettura. Ha attraversato il dopoguerra in modo pregnante e ha avuto un ruolo determinante nella cultura del nostro paese, sapendo aprire nuovi orizzonti”. Anche Cino Zucchi, noto architetto milanese, nel dimostrare la sua ammirazione verso la collega scomparsa, ha commentato dicendo che: “la Aulenti ha seguito le trasformazioni sociali e ha saputo portare l’arte negli interni domestici, è stata un’ottima scenografa e si è confrontata anche con dei temi di grande scala, tenendo sempre in grande consapevolezza sia il dettaglio che il comfort”.