Le osservazioni compiute attraverso il telescopio Gemini North, che si trova presso le isole Hawaii, hanno fatto rilevare che la probabilità del passaggio dell’asteroide avvenga a più 890mila chilometri di distanza dalla Terra, circa il doppio della distanza esistente tra Terra e Luna. Questa distanza eviterebbe così la disastrosa previsione di un impatto. La conferma arriva poi da uno studio effettuato dalla Nasa, lo scorso giugno. Lo studio in questione dimostrò già allora, l’impossibilità di un eventuale impatto con la Terra.
Richard Wainscoat, uno dei membri della squadra di monitoraggio dell’asteroide, dopo l’eccellente lavoro svolto, ha dichiarato: “E’ stato molto difficile osservarlo perché si tratta di un oggetto che emana una luce molto debole; siamo stati sorpresi dalla capacità con cui il telescopio Gemini è riuscito ad osservarlo”. C’è da dire che gli avvicinamenti di asteroidi alla Terra non sono per niente insoliti, l’ultimo avvicinamento risale, infatti, al 12 dicembre quando, tutti noi con gli occhi puntati verso al cielo abbiamo assistito al passaggio di Toutanis.