Le azioni Facebook sono in vendita. Il giorno che gli investitori del popolare social network di Mark Zuckerberg temevano è arrivato. Da oggi, infatti, 777 milioni di azioni del sito numero uno al mondo per il social-networking, sono sbloccate e disponibili per la vendita. La maggior parte dei dipendenti della società attendevano questo momento nella speranza di vendere e diventare milionari. Ad essi (ma non solo, anche agli investitori iniziali) è stato richiesto di attendere diversi mesi prima di poter vendere, in maniera da togliere pressione alla vendita, una situazione in grado di abbattere le prospettive di crescita del prezzo delle azioni. L’opportunità di vendita si profila dunque molto ghiotta per i dipendenti del social network, ma è snervante per gli investitori della società quotata lo scorso 18 maggio.
Il giorno è potenzialmente significativo per Facebook a causa di ciò che è successo in passato quando si è parlato di sblocco delle azioni, il terzo sblocco da quando la società è diventata pubblica. Dopo il primo sblocco, di metà agosto, le azioni sono scese del 6% e hanno fatto raggiungere al prezzo delle stesse un nuovo minimo storico, a quota 19,87 dollari. Durante il secondo sblocco, alla fine di ottobre, le azioni sono scese ancora del 3%. Il problema con questo nuovo sblocco è legato alle grandi dimensioni dello stesso, più grande dei due precedenti sblocchi combinati, il che fa ancora più apura agli investitori, che sono già provati dal magro rendimento delle azioni del social network con la “F”, basti pensare che dall’IPO il valore delle azioni è sceso di quasi il 50%.
Ora molto dipenderà da se dipendenti venderanno di più o di meno del previsto. Ci sono stati anche casi di incremento dei prezzi, come ad esempio con le azioni di Yelp, sito on line di recensioni, il cui valore è aumentato di oltre il 20% alla fine di agosto dato che la vendita dello sblocco è stata minore del previsto. Lo stesso potrebbe accadere a Facebook, anche se, secondo gli esperti del settore, è molto improbabile.