Dopo la nomina dei saggi da parte del Capo dello Stato per cercare di risolvere la travagliata situazione politica, Silvio Berlusconi non sta certo in disparte guardare e, anzi, lancia come contro proposta un programma articolato in otto punti. Nella lettera inviata al Popolo delle Libertà, il Cavaliere non fa mistero della sua idea che ha nei confronti degli altri avversari politici, impegnati secondo lui a perdere tempo e a proposito di ciò scrive: “Mentre la politica si impantana, si fa del male e ci fa del male, noi avvertiamo la necessità e l’urgenza di cambiare rotta”.
Il Cavaliere espone così la sua nuova iniziativa che traduce per gran parte i punti cardine del programma di centro-destra. Uno dei punti fondamentali, che è stato il cavallo di battaglia del Cavaliere per le passate elezioni politiche, riguarda l’abolizione dell’Imu sulla prima casa, sui terreni e sui fabbricati ad uso agricolo e la restituzione degli importi versati nel 2012. L’attenzione si sposta poi sulla revisione dei poteri di Equitalia, passando per una serie di interventi di politica economica, che riguardano le detrazioni per le imprese nei primi cinque anni dei contributi, sotto forma di credito d’imposta, in caso di assunzioni a tempo indeterminato di giovani disoccupati e cassintegrati; e poi ancora l’abolizione dei contributi pubblici per le spese sostenute dai partiti e dai movimenti politici.
Si passa poi alle modifiche istituzionali che riguardano la revisione della Costituzione con l’elezione diretta del Capo dello Stato e la riforma della giustizia. “Queste nostre proposte hanno in sé la forza di un cambio di passo, di uno shock istituzionale ed economico” ci tiene a precisare Berlusconi che presenterà tale programma a Bari.