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Bonus lavori risparmio energetico: sconti fino al 65%

L’aumento delle quote in bolletta può essere gravoso per tante famiglie italiane. Specialmente durante il periodo invernale i contatori di luce e gas non fanno altro che preannunciare brutte sorprese nel fatturato. Un primo modo di risparmiare è quello di affidarsi ai servizi di uBroker e ScelgoZero, più economici rispetto ai fornitori più noti.

Il problema va però arginato anche all’origine, ossia risolto installando impianti di riscaldamento a minor consumo energetico. Una soluzione ci viene data dai micro-cogeneratori, che producono energia con potenza al di sotto dei 50 Kw, valevole sia per il riscaldamento che per la corrente elettrica. Con la stessa materia prima si ha una fornitura doppia. Il vantaggio è a tutto tondo, poiché la tecnologia è a basso impatto ambientale, non emette gas nocivi per la salute e la generazione in contemporanea evita la rapida dispersione di energia.

Attualmente i micro-cogeneratori sono utilizzati soprattutto negli edifici pubblici, ma il governo ha predisposto dei bonus per l’installazione domestica proprio per incentivarne la diffusione, a beneficio delle tasche dei consumatori. Il risparmio stimato è infatti di circa il 34% della spesa media.

Ecobonus: importi e beneficiari

Per usufruire della riduzione fiscale, i lavori dovranno sostituire impianti di climatizzazione già esistenti; il bonus ammonta al 65% di sconto e se ne ha diritto entro i 100.000€. Altro requisito è ben specificato dal testo della Legge di Bilancio: “Per poter beneficiare della suddetta detrazione, gli interventi in oggetto devono condurre a un risparmio di energia primaria  pari almeno al 20 per cento”. A questo scopo occorre richiedere un attestato delle Prestazioni Energetiche (APE) dell’edificio che certifichi il livello dei consumi prima e dopo i lavori.

La detrazione viene ripartita in 10 rate e riconosciuta al momento della dichiarazione dei redditi. Attenzione ai tempi: il bonus va richiesto all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

Hanno diritto ad usufruire dell’agevolazione i soggetti passivi Irpef e Ires, nello specifico:

  • i contribuenti che conseguono reddito d’impresa
  • le associazioni tra professionisti
  • gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale
  • titolari di un diritto reale sull’immobile, condomini per gli interventi sulle parti comuni, inquilini, quanti possiedono un immobile in comodato, familiari o conviventi che sostengono le spese.