Ieri sera la Juventus ha vinto a Torino contro i francesi del Monaco nei quarti di finale di andata della Champions League. Un 1-0 importante perché spiana la strada ai bianconeri verso la semifinale, basterà resistere per 90 minuti in Francia.
Dopo il match Gianluigi Buffon, il numero 1 dei bianconeri, ha dedicato la vittoria a Piermario Morosini e a Fabrizio Quattrocchi, entrambi deceduti il 14 aprile (rispettivamente del 2012 e del 2004).
Chi era Piermario Morosini
Morosini, classe ’86, è stato un calciatore di Udinese, Bologna, Vicenza, Reggina, Padova e Livorno. In nazionale ha giocato in tutte le categorie dalla Under 17 fino alla Under 21.
Morosini muore il 14 aprile 2012 a causa di un arresto cardiaco nel corso del match Pescara – Livorno, al minuto 31. Alle 16:45 di quello stesso giorno viene dichiarato morto e più tardi l’autopsia rivelerà che si è trattato di una crisi provocata da cardiomiopatia aritmogena, rara malattia genetica.
Questa la pagina Wiki a lui dedicata.
Chi era Fabrizio Quattrocchi
Quattrocchi, classe ’68, è stato una guardia di sicurezza militare privata italiana. Rapito in Iraq nel 2004, dove poi è stato ucciso, è stato insignito della Medaglia d’oro al valor civile alla memoria.
Ci sono poche informazioni su quello che Quattrocchi svolgesse in Iraq e, secondo Wikipedia, l’unica testimonianza giornalistica nota era offerta da RTSI (la Radio Televisione della Svizzera Italiana) che, in un programma del maggio 2004, presentò un servizio sul lavoro delle guardia di sicurezza private.
Il 13 aprile 2004 Quattrocchi fu preso in ostaggio insieme a Umberto Cupertino, Maurizio Agliana e Salvatore Stefio, suoi colleghi.
Divenuto famoso per la frase “Adesso vi faccio vedere come muore un italiano”, il riconoscimento che Quattrocchi ha ricevuto alla memoria è stato criticato da parte dei congiunti dei militari che sono morti nel corso degli attentati di Nassiria, che non sono invece stati insigniti di un tale riconoscimento.
Tutto questo ed altro è sulla pagina Wikipedia dedicata a Quattrocchi.
“Fabrizio è morto da eroe, ma la giustizia lo rinnega”
Sono queste le parole con le quali la sorella di Quattrocchi, ha detto a “Il Tempo”, il noto quotidiano italiano. Secondo Graziella, questo il nome della sorella della guardia privata, “la morte di Fabrizio ha colpito molto anche i paesi stranieri, ne ha smosso le coscienze“.