Il caffè rientra tra le bevande più consumate al mondo; si stima infatti che il 49% della popolazione mondiale ne consumi almeno una tazzina al giorno. Come tutti sappiamo, soprattutto per il popolo italiano, il momento del caffè rappresenta un rito irrinunciabile e necessario per iniziare la giornata con la carica giusta. Non c’è istante, né luogo che non sia adatto a degustare un buon caffè. Persino musica, teatro e cinema lo confermano. Basti pensare a “La bottega del caffè” di Goldoni o a “Don Raffaè” di De Andrè, o ancora al discorso tenuto da Edoardo de Filippo sul caffè e sul modo di prepararlo in “Questi fantasmi” : «A tutto rinunzierei tranne a questa tazzina di caffè […] queste abitudini sono la poesia della vita» dice convinto mentre aspetta che il suo caffè sia pronto. Molti pettegolezzi vogliono che al caffè siano attribuiti effetti dannosi più che benefici anche se non tutti sono dello stesso parere; ricercatori compresi. Consumato in dosi eccessive, senz’altro vanta di “effetti collaterali” quali tachicardia, insonnia, nervosismo, sovreccitabilità e colesterolo ma, se viene integrato nelle giuste dosi, rivela un forte effetto terapeutico confermato anche da molti esperti nel campo della Dietologia, della Nutrizione e della Fisiologia Umana. Innanzitutto il caffè, così come il tè e il vino rosso, vanta di un’elevata concentrazione di polifenoli, sostanze antiossidanti che svolgono un’azione preventiva sulle malattie cardiovascolari e sulle infiammazioni. Ci tocca quindi già sfatare il mito secondo cui il caffè è nemico del cuore. In quanto sostanza nervina, il caffè agisce sui centri nervosi, provocando un senso di benessere generale, spronando ad essere maggiormente vigili ed attivi sul lavoro non solo fisico, ma anche e soprattutto in quello che richiede maggiore prontezza di riflessi. Tale stimolazione è dovuta in particolare alla caffeina. In una tazzina di caffè ci sono circa 5mg di caffeina e la sua azione eccitante, che si protrae da 1 a 2 ore dopo averla bevuta, agendo sul sistema nervoso cerebro-spinale, provoca un risveglio delle facolta’ mentali, allontana la noia, la sonnolenza, la stanchezza, anche quella psichica, gli stati depressivi, potenzia le capacita’ della memoria, dell’apprendimento, della concentrazione e dell’intuizione, facilita la percezione degli stimoli sensoriali , presenta proprietà antidolorifiche attenuando cefalee ed emicranie e, molto probabilmente, un’ azione protettiva verso le malattie degenerative del sistema nervoso, come l’alzheimer e il parkinson. Le persone che soffrono di acidità gastrica devono limitare il consumo di caffè e di tutti gli alimenti e le bevande che contengono caffeina mentre per quelle persone che fanno fatica a digerire il caffè a fine pasto è un amico fidato in quanto stimola la produzione della bile e lo svuotamento della cistifellea, e addirittura sembra possedere un effetto preventivo sulle malattie del fegato. Oltretutto, tra i pregi del caffè, quello di facilitare la perdita di liquidi tramite un’azione diuretica. Ragion per cui il caffè vanta anche un effetto lipolitico, cioè favorisce il dimagrimento in quanto stimola l’utilizzo dei grassi a scopo energetico aumentando le calorie bruciate in ogni caso.