Non solo per i cittadini italiani è tempo di censimento, gli scienziati hanno cominciato in questi giorni un progetto che permette di catalogare i corpi celesti divisi per settori della nostra galassia. Prende il via quindi il censimento 2011 della materia oscura, compito ben più difficile di quello che aspetta l’ISTAT, che sembra abbia riscontrato risultati confortanti stando al numero di questionari già raccolti nei vari punti di smistamento. Comunque sia parte l’analisi della materia oscura, il censimento stellare è possibile grazie al telescopio spaziale Hubble che dà il via alla campagna di osservazione Clash dove vengono osservati e catalogati per cordinate tutti i corpi celesti, chissà quindi che non possa essere scoperto qualche nuova stella o satellite, che viaggia intorno al nostro oppure nell’orbita di altri pianeti, la risposta la avremo solo una volta terminati i test o comunque nel caso in cui venga avvistato un corpo celeste non ancora classificato.
Lo scopo principale del telescopio spaziale Hubble sarà quello di fornire le mappe complete di 25 galassie immerse nella materia oscura, esse non sono mai state fotografate dettagliatamente quindi la missione permetterà di avere un quadro più dettagliato delle altre galassie oltre alla nostra, continuamente monitorata. I dati raccolti da questo telescopio saranno completati dal lavoro svolto all’ESO, dove si studia tramite osservazioni spettroscopiche le galassie dell’ammasso di materia oscura. Vedremo a cosa porterà questo censimento spaziale cominciato nel 2011, l’impressione è che sta per arrivare una nuova ventata di novità importanti capaci di modificare almeno in parte la concezione della materia oscura da noi percepita al momento.