Arriva il film su Hugo Chavez, il presidente rivoluzionario venezuelano. Ed è Oliver Stone a prendere in mano le redini di questo nuovo lavoro. Il regista è schierato naturalmente tra i sostenitori, quelli più accesi, anche se Chavez nel corso del suo governo non ha certo avuto solo sostenitori. Il film, prodotto sottoforma di documentario, si intitola “Chavez-l’ultimo comandante” e sarà presentato alla 66esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.
Stone si fa portavoce della popolazione venezuelana e racconta l’America Latina degli ultimi dieci anni, attraverso la forza d’animo del protagonista, Chavez e della sua rivoluzione boliviana, pacifica sì, ma non senza armi. Si parla di presidenti che non rappresentano più il “potere dei pochi”. I protagonisti infatti sono Lula, Lugo, Chavez, Morales, Cristina Fernandez e Dilma Rousseff. Il film si apre con una serie di servizi prodotti dalle reti televisive americane che descrivono Chavez come un dittatore senza scrupoli.
Chavez viene definito un nemico degli Stati Uniti che non riconosce i più elementari principi di democrazia. Il colpo di stato del 2002 contro Chavez è la prova più evidente dell’opposizione tra Venezuela e Stati Uniti. Stone si schiera tra coloro i quali pensano che buona parte delle idee contro Chavez siano state pilotate dai media americani. C’è, comunque da fare una riflessione: media americani o no Chavez è stato un presidente forse più amato che odiato soprattutto dal suo popolo che alla notizia della sua morte ha reagito come un popolo disperato.