Dagli sconti garantiti dai maggiori portali di e-shopping alla fine del roaming, questo 2017 si è rivelato per gli italiani un anno particolarmente fecondo per il risparmio.
E non deve sorprendere se in questi ultimi 12 mesi è tornato in voga in voga il tema dei Buoni Fruttiferi Postali, un prodotto finanziario noto e molto popolare già ai tempi dei nostri nonni, ma che in tempi di crisi economica è tornato a godere di un certo appeal.
Come per ogni prodotto erogato in forma cartacea (sebbene i Bfp esistano anche in versione dematerializzata) può avvenire che un Buono venga smarrito o che scada, ed in entrambi questi casi per recuperare la somma investita è necessario eseguire procedure specifiche al fine di non ritrovarsi con un pugno di mosche.
Come recuperare un Bfp scaduto
Il caso più rognoso è sicuramente quello dei Bfp scaduti, poiché prima di procedere al recupero bisogna comprendere bene la differenza fra scadenza del buono e prescrizione. La scadenza del buono è quella prevista al momento dell’emissione del medesimo. Un buono trentennale, ad esempio, sarà considerato scaduto quando allo scadere del 30° anno smetterà di fruttare interessi. Dopo 10 anni da questa scadenza, il Buono entra in prescrizione.
Finché non entra in prescrizione, il buono può essere ritirato entro 10 anni dalla scadenza naturale insieme agli interessi maturati, mentre dopo tale data – quando quindi sarà prescritto – si perdono sia gli interessi che il capitale d’interesse.
Se disponiamo di vecchi Bfp, quindi, è importantissimo verificare a quale data è fissata la scadenza.
Come recuperare un Bfp smarrito
Più easy è la posizione di un Bfp smarrito, in quanto è possibile ottenerne un duplicato senza troppi problemi.
L’importante è recarsi presso un qualsiasi ufficio postale e qui richiedere l’apposito modulo di recupero, previa la cosiddetta pratica di ammortamento (un modulo che va compilato in tutte le sue parti). Nel caso specifico di furto o sottrazione, dovrà anche essere sporta denuncia alle autorità competenti.
Il costo dell’operazione è irrisorio: al termine della procedura di controllo da parte di Poste Italiane (che può durare dai 30 ai 90 giorni a seconda che il Bfp sia inferiore o superiore ai 516,46€) si pagano solamente 1,55€.