Dopo il bonus nonni e le agevolazioni per la zona franca, arrivano altre importanti novità in materia di detrazioni fiscali incluse nel Decreto Legge 148/2017.
Si tratta di una detrazione fiscale consistente in un rimborso di massimo 500€ (arrotondato per difetto) calcolato sulla base dei costi sostenuti per pagare gli affitti agli studenti che studiano fuori sede, entro il tetto massimo di 6.633€ l’anno.
Attenzione: le regole che ci accingiamo a spiegare sono introdotte in via sperimentale. Si legge infatti nel decreto che tali agevolazioni partiranno con un periodo di prova biennale, che coinvolgerà gli anni 2017 e 2018. Al termine di questa tranch ci sarà comunque la possibilità di proroga.
La legge attuale prevede che sconto fiscale del 19% Irpef spetti solo nei casi in cui la distanza tra il comune di residenza e quello in cui ha sede l’ateneo sia pari o superiore a 100 km, in una provincia diversa, e riguarda le unità abitative situate nello stesso comune in cui ha sede l’università o in comuni limitrofi
Sconti Irpef studenti: cosa cambia
Una delle novità è che il bonus potrà essere richiesto anche nei casi in cui la provincia di residenza e quella dove è collocata l’università siano la stessa.
Inoltre sono previste alcune regole circa l’obbligo dei 100km; questo infatti è ridotto a 50km nei casi in cui il nucleo familiare dello studente risieda in località montane o disagiate; infatti in alcuni territori, nonostante la distanza possa in linea d’aria essere considerata da pendolari, le difficoltà di spostamento rendono necessario l’affitto di una casa.
La dicitura “zone montane o disagiate” riportata sul decreto si presterebbe però a non poche “traduzioni”; per puntualizzazioni oggettive occorrerà aspettare l’interpretazione dell’agenzia delle Entrate. È comunque verosimile che venga valutata la rete di infrastrutture di trasporto pubblico e privato presente nella zona.
Stando all’ultimo monitoraggio dei contribuenti, che risale al 2015, sono state 249.000 le famiglie ad aver usufruito degli sgravi fiscali. Con queste novità crescerà il numero dei nuclei che potranno beneficiare dello sconto in sede di dichiarazione dei redditi, a tutto vantaggio della stipula di contratti d’affitto registrati. In tal modo, si spera, dovrebbero diminuire le (tante) situazioni di affitti in nero che coinvolgono molti studenti universitari.