E sono sette. Sette come gli allenatori che, chi per volontà propria (vedi Stroppa a Pescara), chi per volontà altrui, saranno costretti a passare questo Natale in famiglia, senza più avere la possibilità di sedersi su una panchina (almeno fino a fine stagione). L’ultimo in ordine di tempo è Ciro Ferrara, esonerato nella giornata di ieri dal presidente della Sampdoria, Riccardo Garrone.
Ferrara paga l’andamento altalenante della sua squadra in campionato, ma soprattutto il record negativo di sconfitte in serie A per la Sampdoria, maturato tra la sesta e la dodicesima giornata, interrotto dalla vittoria nel derby contro il Genoa, vinto 3-1. A tutto ciò, si aggiunge anche che la Samp non ha mai convinto la dirigenza sotto il profilo del gioco. Per questo, la famiglia Garrone ha deciso di virare su un tecnico più esperto, affidando la panchina della squadra al ben più navigato Delio Rossi; reduce, però, dalla fallimentare esperienza sulla panchina della Fiorentina, conclusasi con l’esonero giunto a due giornate dal termine della scorsa stagione, dopo il litigio avvenuto con Liajic (i due sono venuti alle mani in diretta tv) nel corso della partita Fiorentina-Novara.
Insieme a Ferrara, salta anche il d.s. Sensibile: i suoi capi d’imputazione sono la scelta di Ferrara e una campagna acquisti sbagliata (sia nell’estate 2011, sia nell’ultima). Al suo posto, Osti (ex Lecce e Atalanta).