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Facebook: class action legale contro l’IPO

Ad appena tre giorni dal lancio ufficiale in borsa, Facebook si ritrova già nei guai a causa di una serie di azioni legali che degli azionisti avrebbero intentato contro la società di Mark Zuckerberg. Oltre al popolare social network si ritrova nei guai anche la banca Morgan Stanley, che ne ha curato il lancio in borsa e la vendita delle azioni. Sembra infatti che la coppia Facebook – Morgan Stanley abbia omesso delle informazioni importanti proprio poco prima del debutto al Nasdaq di venerdì scorso.

Facebook e le informazioni nascoste che hanno generato la class action. Le informazioni che sarebbero state tenute nascoste riguardano le previsioni di crescita del social network, che sono state ridimensionate rispetto a quelle fatte qualche settimana prima. La causa principale di questa revisione al ribasso è la notevole ed improvvisa crescita dell’uso di Facebook sui dispositivi mobili, così veloce e repentina che il sito web di Zuckerberg sarebbe stato colto impreparato, correndo ai ripari con degli acquisti dell’ultima ora, come ad esempio quello di Instagram.

Due degli studi legali che hanno già presentato presso la Corte Distrettuale di New York un esposto contro Facebook sono il Robbins Geller Rudman & Dowd e il Lieff Cabraser Heimann & Barnstein. Anche dall’altra parte del paese americano si sono mossi contro l’IPO di Facebook. Presso la corte di Los Angeles è infatti stato presentato un esposto da parte dello studio Glancy Binkow & Goldberg.

Per Facebook l’inizio in borsa non è stato affatto incoraggiante, un passo falso dal quale la società deve assolutamente fare di tutto per riprendersi.

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