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Ai conti del Fisco mancano all’appello 545,5 miliardi di euro

Italiani popolo di evasori fiscali? Così sembra, se si guardano ai dati pubblicati dall’Agenzia delle Entrate, di accordo con l’agenzia Equitalia. Sembra infatti che tra il 2000 e il 2012, su un totale di 807,7 miliardi di euro in tasse, ne siano stati incassati dal nostro Stato appena 69,1 miliardi.

Cosa è successo agli altri 738,6 miliardi di euro? Dove sono finiti? Praticamente, 193,1 miliardi di euro sono stati oggetto di “sgravio totale”, mentre i rimanenti 545,5 miliardi non sono (ancora) stati riscossi. Di questi, 107,2 miliardi di euro praticamente non verranno riscossi dato che si riferiscono a soggetti economici che sono falliti nel corso di questi anni.

Questa enorme somma di denaro di tasse non riscosse, si divide in questa maniera: 443,9 miliardi di euro sarebbero dovuti finire nelle casse dello stato, 70,6 miliardi in quelle dell’INPS, 7,1 miliardi all’Inail, 15,1 miliardi tra i vari comuni del nostro territorio e 8,7 miliardi ad altri enti.

All’interno dello stesso resoconto, emerge anche che nel corso di 10 anni il numero di dipendenti pubblici è sceso di 368.000 unità, pari al 11,5%. Le cause di questa diminuzione sono da ricercare sia nella trasformazione degli enti pubblici in aziende private, oltre che nella limitazione del turnover tra i dipendenti.

Via | ilgiornale.it

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