Il dollaro USA ha sfondato un importante barriera psicologica nei confronti dello yen giapponese: per la prima volta in quattro anni è stata superata la quota di 100 yen per un dollaro. Era già da diverse settimane che il “buck” tentava di superare questa quota, ma lo yen si era sempre bloccato prima della fatidica soglia di 100.
Yen debole contro le altre valute
Lo yen si è indebolito sensibilmente sin dallo scorso dicembre contro le altre valute. Proprio durante l’ultimo mese dello scorso anno, Shinzo Abe fu eletto primo ministro nipponico e iniziò una campagna mirata a indebolire lo yen e a rilanciare l’economia del paese, miniata da un eccessivo aumento dei prezzi a causa di un incremento del valore dello yen.
Il forte calo della valuta nel corso degli ultimi mesi ha aumentato i profitti per gli esportatori giapponesi, portando ad un incremento di massa degli indici azioniari paese, con l’indice Nikkei 225 in crescita del 36,5 per cento quest’anno.
Una ulteriore debolezza dello yen potrebbe aumentare l’inflazione e spingere i titoli azionari e i prezzi degli immobili ancora più alto, ma potrebbe anche far incorrere il paese nell’ira dei partner commerciali, dato che altri paesi perderebbero competitività.
Dollaro oltre 100 yen
Il dollaro è salito, come abbiamo detto in apertura, al di sopra della quota di 100 yen per la prima volta da aprile 2009. Gli investitori si aspettavano che, prima o poi, il dollaro riuscisse a sfondare la barriera psicologica dei 100 yen proprio in seguito alla decisione della Banca del Giappone di aumentare in maniera massiccia l’acquisto di obbligazioni.
Anche l’euro in salita contro lo yen
Oltre al dollaro, anche altre valute si sono apprezzate contro lo yen giapponese, come ad esempio l’euro, la sterlina e il dollaro australiano. La nostra moneta, ad esempio, è salita al di sopra del prezzo di 131 yen per la prima volta da gennaio 2010.