Lo yen si è ancora indebolito dopo la settimana scorsa, passando a 102 yen per un dollaro, per la prima volta da ottobre 2008, in seguto alla decisione, da parte del G7, di tollerare il declino della valuta nipponica. Le azioni giapponesi hanno condotto il livello delle azioni delle borse asiatiche ancora più in alto, mentre il prezzo dell’oro è sceso.
Lo yen è sceso dello 0,2 per cento contro il dollaro nelle prime ore di questa mattina, dopo aver perso il 2,6 per cento la scorsa settimana. L’index Topix del Giappone è salito del 1,5 per cento, mentre l’indice MSCI Asia Pacific è salito dello 0,5 per cento.
Il G7 terrà sotto controllo la strategia del Giappone
I partecipanti al G7 inglese hanno fatto sapere, come abbiamo anticipato, dell’accettazione del declino dello yen. La strategia del Giappone è stata esaminata nel dettaglio e continuerà ad essere tenuta sotto controllo, anche al fine di monitorarne l’impatto sulle valute. I mercati sono pronti per seguire il tentativo delle autorità giapponesi di portare espansione alla sua economia e di porre fine alla deflazione, il tutto con un calo dello yen, cosa di cui il settore delle esportazioni beneficerà in maniera evidente.
I responsabili politici hanno ribadito il loro impegno febbraio a non bersagliare i tassi di cambio, cosa che ha portato la valuta nipponica a scendere ancora. Ricordiamo che la Banca del Giappone ha iniziato un allentamento monetario senza precedenti, con l’obiettivo di raggiungere una inflazione del 2 per cento. Da quanto Kuroda, numero uno della BoJ, ha reso noto questa decisione, lo yen ha perso il 13 per cento, facendo registrare la peggiore performance tra le 10 valute dei mercati più sviluppati al mondo.