Il nome di Paolo Lugiato potrebbe forse non dire niente ai più, in realtà è uno dei personaggi più importanti quando si parla di energia pulita e fotovoltaico in Italia.
Oggi CEO di RTR Rete rinnovabile, l’azienda italiana più importante per quel che riguarda il settore della produzione di impianti fotovoltaici, e da sempre appassionato di sport, Lugiato fa parte anche del consiglio di amministrazione dell’Associazione Italiana Produttori Energia rinnovabile, ovvero Assorinnovabili.
Il background scolastico…
Lugiato è uno di quegli studenti che si possono tranquillamente definire “più che in gamba”: una laurea alla Bocconi, la migliore università in Italia dal punto di vista dell’educazione economica, e un MBA a Harvard, uno dei primi atenei al mondo secondo Top Universities, hanno fatto facilmente predire un futuro da top manager.
La grande passione per il green, e la lungimiranza di capire che sarebbe diventato uno dei settori economici più importanti in tutto il mondo (Italia compresa), hanno fatto il resto.
… e quello lavorativo
Dal punto di vista lavorativo, Paolo Lugiato è stato il CEO di Novapower, azienda che fa degli investimenti in energia rinnovabile il suo core business e che appartiene al gruppo Merloni Holding, di proprietà dell’omonima famiglia ed azionista di controllo sulla Ariston Thermo.
Nel settore delle rinnovabili sin dal 2008, Novapower vanta una potenza istallata di 27 MWp di fotovoltaico, che la rende una delle imprese più attive dal punto di vista del fotovoltaico in Italia, con interessanti iniziative di sviluppo sia tra i confini del nostro paese che fuori. Buona parte di queste installazioni sono state autorizzate ed effettuate proprio sotto la guida del Lugiato, sia per quello che riguarda gli impianti a terra che installati direttamente sui tetti delle abitazioni.
L’approdo in RTR
Sotto la guida di Paolo Lugiato RTR è diventata da semplice startup ad un’azienda leader del settore in Italia ed in Europa per quel che riguarda l’energia fotovoltaica.
Nel corso del mese di aprile 2011, RTR è stata acquisita da Terra Firma, passo che portò nuove competenze e valore in azienda. Nel giro di soli tre anni, anche grazie a professionisti del calibro di Paolo Lugiato, l’azienda è cresciuta molto fino a diventare leader nel settore. Attorno a Lugiato è nato un team di persone giovani e motivate al massimo successo, ognuna delle quali avente la massima competenza all’interno del proprio settore e un background lavorativo importante derivante da incarichi operativi e manageriali di primo livello.
Oggi, grazie a tutti l’impegno profuso, RTR è il primo player italiano, oltre che uno dei più importanti a livello europeo, e sta lavorando, grazie anche a Terra Firma, per diventare leader mondiale nella produzione di energia direttamente dal fotovoltaico.
Tra le principali tappe che lo stesso Lugiato ricorda in azienda, troviamo l’acquisizione di 13 impianti da Sorgenia più altri 10 impianti da Terna, tutto nel 2011, poi un nuovo impianto (quello di Monteboli dal Gruppo Toto) nel corso del mese di ottobre 2012 e ben 31 impianti, il dicembre dello stesso anno, da Acea. Il 2014 ha visto, infine, l’acquisizione di 2 nuovi impianti da EDF Energies Nouvelles.
Il fotovoltaico in Italia, il punto di vista di Paolo Lugiato
L’Italia ha uno dei più alti tassi di dipendenza dalle importazioni di energia rispetto ad altri Stati membri dell’UE. Abbassare la dipendenza dalle importazioni di energia in maniera conforme alle direttive Europee note come “20-20-20” (20 per cento di riduzione delle emissioni, 20 per cento di aumento dell’efficienza energetica e 20 per cento di dipendenza da fonti rinnovabili entro il 2020) è il principale obiettivo in termini di politica energetica del nostro paese.
L’Italia è oggi leader nella produzione di energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili, il settore solare fotovoltaico è storicamente dominante in questo particolare tipo di tecnologia anche in virtù di un interessante sistema di incentivi che riguardano i progetti fotovoltaici solari, per i quali la posizione geografica vantaggiosa del nostro e la conseguente esposizione al sole ci rendono un candidato ottimale a diventare ancora più importanti.
Gli impianti fotovoltaici situati nel sud Italia raggiungono un elevato livello di utilizzo, oltre 1.500 ore l’anno, il che ha portato aziende di tutto il mondo a scegliere le regioni del Sud Italia per costruire alcuni dei più grandi parchi fotovoltaici del mondo.
L’attenzione per il solare fotovoltaico a terra è un po’ diminuito rispetto a qualche anno fa, soprattutto a causa dei tagli agli incentivi pubblici che sono stati annunciati nel corso del 2012. Tuttavia, il mercato delle energie rinnovabili in Italia rimane vitale anche grazie a detrazioni ed agevolazioni fiscali importanti, in grado di arrivare anche fino al 50% dell’importo speso.
L’interesse è aumentato e mirato a sviluppare altri tipi di progetti rinnovabili, compreso l’eolico, il geotermico, le onde e maree, le biomasse, i biogas, i gas di discarica e quelli di depurazione. L’attuale regime normativo in Italia, infatti, prevede incentivi per la generazione e la distribuzione di energia prodotta da ciascuna di queste fonti rinnovabili.
Il futuro del fotovoltaico in Italia, gli obiettivi
Il Piano italiano NREAP (National Renewable Energy Action) ha l’obiettivo di portare la quota complessiva di dipendenza di energia da fonti rinnovabili al 17%. Per arrivare a questo traguardo, i piani sono chiari: le energie rinnovabili devono rappresentare il 26% della produzione di elettricità, il 17% nel settore del riscaldamento e il 10% nel settore dei trasporti, il tutto entro il 2020.
Il nostro paese ha superato questo obiettivo entro il 2014, raggiungendo il 17,1% del totale. Il consumo energetico finale da fonti rinnovabili è passato da 17,36 Mtep nel 2010 a 21.14 Mtep alla fine del 2015. La crescita maggiore si è verificata nel settore elettrico, in incremento del 58,3%. Il settore termale ha registrato un aumento molto più piccolo, pari al 5,7%, mentre quello dei trasporti ha evidenziato un calo del 16,9%.
Come detto, l’obiettivo di dipendenza dal rinnovabile in Italia, fissato inizialmente nel 2020, è stata effettivamente soddisfatta nel corso del 2014. Questo è in parte dovuto ad una riduzione del consumo energetico totale lordo da parte di tutte le fonti, da considerare che c’è ancora una carenza per il settore dei trasporti, che ha operato male rispetto ad altri settori.
Per approfondimenti: Paolo Lugiato ed energia solare, chiave di crescita nel Mediterraneo e Paolo Lugiato su Manager Oggi.