Secondo le ultime novità, sembra che ci sono notizie decisamente negative per chi ha un negozio o un’attività commerciale. A Milano, infatti, la nuova tassa sugli immobili porterà ad un pagamento più elevato del 243% rispetto a quanto si pagava prima con la “vecchia ICI”. Sono cifre che dovranno ancora essere confermate, ma quel che è certo è che se il comune di Milano ufficializzasse le aliquote previste, le attività commerciali subirebbero una bella “mazzata”.
IMU per i negozi milanesi, il rincaro è notevole. Leggermente meglio la situazione di chi ha invece un ufficio. In questo caso, infatti, il rincaro rispetto all’ICI sarebbe del 239%, 4 punti percentuali in meno. Il problema è dovuto al fatto che l’aliquota ICI era dello 0,5%.
IMU per i negozi a Roma, la situazione è migliore. Nella capitale la situazione cambia, dato che qui si pagava un’aliquota maggiore, dello 0,7%, dunque c’è meno differenza.
Proprietario o affittuario, non c’è differenza. Indipendentemente dal fatto se il negozio è diretto dal proprietario dell’immobile o da un affittuario, il costo dell’IMU andrà direttamente ad influire sull’attività commerciale. Nel secondo caso, infatti, andrà ad aumentare il costo del canone mensile da dover sostenere.
IMU per i negozi e per gli uffici, il problema inflazione. Secondo gli esperti del settore, dato che l’aumento dell’IMU andrà ad influire sulla convenienza o meno di avere un negozio, c’è il rischio di un incremento dell’inflazione. L’aspetto da considerare è semplice: se chi ha il negozio dovrà pagare di più (che sia direttamente per l’IMU o indirettamente tramite l’affitto), molto probabilmente i prezzi al cliente finale aumenteranno, con conseguente incremento inflazionistico.