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Investire nei titoli deboli: l’Enhanced Laggard

Anno nuovo vita nuova per i “cattivi” del 2018, che nei prossimi dodici mesi potrebbero diventare i leader del mercato. O almeno, questo è ciò in cui spera una particolare categoria di investitori: quella che ama scommettere su chi non ha raccolto grandi profitti dai quattro trimestri precedenti. E a quanto pare, è una strategia vincente a se si rispettano determinate condizioni, o almeno questo è ciò che traspare analizzando l’ultimo trentennio dei mercati.

Non sono mancati negli ultimi giorni alcuni importanti “memorandum” fattici pervenire dagli analisti americani, che hanno dato risalto a una statistica interessante. Se si escludono i casi di clamorose débâcle, chi dal 1985 a oggi ha rigorosamente puntato sui quei cavalli che nell’anno precedente hanno occupato la parte bassa (l’ultimo terzo, per l’esattezza) della classifica delle aziende quotate in borsa, ha finito per ottenere un guadagno medio annuo di 2,6 punti percentuali.

Investire in titoli deboli: una strategia che premia a lungo termine

L’agenzia AB Bernstein ha dato anche un nome a modello, definendolo di “Enhanced Laggard“, che potremmo tradurre in brevemente in ‘incremento con ritardo’ e che è sicuramente stata la migliore strategia di mercato negli ultimi dieci, venti e trent’anni.

L’esatto contrario di un altra strategia denominata “Dogs of the Dow”  (trad. ‘I cani del Dow’) e che invece è consigliata a chi vuole guadagnare magari un po’ meno, ma in maniera sicura. La Dogs of the Dow prevede di investire sui 10 titoli con il rendimento più elevato all’indice di Dow Jones nell’anno precedente, per tenerli per tutto l’anno successivo.

È risultata quella vincente nell’anno 2018, quando chi l’ha scelta ha potuto contare su un rendimento fisso dello 0,024% a fronte del calo del 6% di Dow Jones e del 6,2% di S&P 500.

L’ “Enhanced Laggard” di Bernstein ha invece fatto registrare un calo 6,6 percento, non molto dissimile dalla performance dell’S&P 500.

Concludendo, quindi, da ciò che traspare dai dati a disposizione degli analisti pare chiaro che una strategia Dogs of the Dow sia quella da tenere in considerazione per una rendita (quasi) sicura, sebbene chi ha intenzione di rimanere in borsa per oltre un decennio farebbe meglio a tenere d’occhio quei titoli che arrancano per tutto l’anno, e scommettere su di essi.

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