Alexei Kudrin si è dimesso dalla carica di ministro delle Finanze e da quella di vice primo ministro dopo un confronto con il presidente russo Dmitry Medvedev. Lo stesso presidente ha già firmato la richiesta di dimissioni di Kudrin, secondo quanto emerge da un portavoce del Cremlino.
Kudrin, 50 anni, in un comunicato stampa ha citato che, tra le cause delle sue dimissioni, ci sono dei disaccordi con il presidente, in particolare sulle politiche economiche. Kudrin è stato il ministro delle Finanze russo sin dal 2000 e durante il suo operato il governo ha pagato la maggior parte del suo debito estero e ha creato dei notevoli fondi anche grazie al petrolio, al fine di attutire il colpo della crisi globale.
Gli analisti hanno detto che le dimissioni di Kudrin potranno avere una risposta negativa da parte degli investitori e dei mercati, dato che quest’uomo è sempre stato visto come un garante della stabilità finanziaria del paese. Alcuni esperti hanno anche suggerito che le dimissioni di Kudrin derivano dalla volontà di indebolire le politiche fiscali della Russia. Kudrin è infatti sempre stato un convinto sostenitore di politiche fiscali conservatrici. La sua partenza ora potrebbe portare ad una politica fiscale più rischiosa, nel caso in cui il suo successore sarà meno cauto.
Kudrin è stata secondo molti una delle persone più professionali che abbiano mai operato al governo russo. Ora il paese non avrà più il “suo” ministro delle Finanze, in un momento in cui il mondo sta affrontando una grave crisi economica e ad un anno e mezzo dalle elezioni presidenziali.