Il 25 settembre 2011 è stato il giorno in cui si terrà l’ultima corrida in Catalunia, Spagna. Lo stadio La Monumentale di Barcellona è stato il teatro di questo addio, che in Spagna strugge il cuore. A partire dal primo gennaio 2012, infatti, in questa regione del paese iberico entra in vigore il divieto ufficiale delle corride.
18.000 persone hanno assistito a questo evento che verrà ricordato nella storia dagli spagnoli. Tre sono stati i toreri che sono scesi in campo, Juan Mora, José Tomás e Serafin Marin, 6 i tori che sono stati uccisi.
La corrida è stata vietata con una legge approvata dal parlamento spagnolo, con 68 voti a favore, 55 contrari e 9 astenuti. Nonostante questo fatto, ci sono molti spagnoli appassionati di corrida che sperano che in Catalogna si potrà tornare a gareggiare anche per il prossimo anno. Alcuni catalani considerare infatti la corrida un’arte e si oppongono a chi invece vuole difendere gli animali, che sono coloro che definiscono questo tipo di gare barbaro e incivile.
Secondo alcuni sondaggi, tuttavia, in Spagna l’interesse per la corrida è rapidamente in calo da diversi anni. Il numero di corride che si sono tenute in tutto il paese nel 2010 è stato infatti più basso del 34% rispetto a quelle che si sono tenute nel 2007.
La Catalogna sarà la seconda regione della Spagna in cui la corrida è stata ufficialmente vietata. Nel 1991, per la prima volta, le corride sono state abolite nelle Isole Canarie, mentre si svolgono ancora in molte città dell’Andalusia, con oltre 70 arene pronte a dare grande spettacolo.