Edy Reja nella giornata di ieri aveva presentato alla società SS Lazio le proprie dimissioni da allenatore dei biancocelesti: il presidente Claudio Lotito, di recente impegnato nel doppio progetto che lo vede anche alla guida del Salerno Calcio, neonata società di Salerno attualmente in Serie D, ha però prontamente rifiutato la remissione dell’ex allenatore del Napoli dandogli fiducia e ricordando che l’allenatore non si tocca.
Reja però resta amareggiato dopo i fischi ricevuti all’Olimpico contro il Genoa: un pubblico esigente e mai contento che dopo la vittoria nei preliminari di Europa League e il pareggio col Milan si aspettava una cavalcata di grandi livelli, arrestatasi contro il muro del Vasli e della squadra ligure. La cornice è marcia, dire l’allenatore biancoceleste, criticando appunto i tifosi che lo ingiuriano da tempo oramai: va avanti senza però trovare serenità e con moltissimo disagio, costretto inoltre a stravincere per assicurarsi una fiducia che forse non arriverà mai. All’allenatore negli ultimi tempi viene attribuita anche la colpa per la cessione di Mauro Zarate, ora poco brillante all’Inter e che avrebbe potuto dare più freschezza all’attacco biancoceleste, fermo sui due piloni Cissé e Klose, che stanno però dimostrando di aver trovato una nuova giovinezza.
È venuto meno anche il patto fatto con la tifoseria durante il ritiro a Fiuggi: bisognava sotterrare l’ascia di guerra. Ora si va avanti in attesa della gara di domani, turno infrasettimanale di Serie A, mentre la Lazio resta a 1 punto in classifica, tanti quanti la Roma, la nemica di sempre del popolo laziale.