Piazza San Giovanni gremita di gente per accogliere l’ultimo grande comizio di Beppe Grillo. Il leader del Movimento 5 stelle, appena salito sul palco si commuove e poi da inizio al suo comizio rivolgendosi alla classe dei politici: “Arrendetevi, siete circondati”. Lo “Tsunami tour” continua con Grillo che comunica il numero dei presenti, ben 800mila persone in piazza e 150mila collegate via streaming. “Non ci posso credere” dice emozionato e commosso Grillo. “Siamo la terza, seconda, anzi la prima forza politica del Paese”. “Qui siamo a Roma, li vedete tutti i giorni qui, chiusi nelle loro auto blu. Arrendetevi siete circondati. Chiedete scusa”, dice Grillo rivolgendosi a tutti i politici italiani.
E ancora: “ I loro dipendenti vanno nei salotti tv, si fanno ospitare. Hanno scritto che ho detto che si doveva bombardare il Parlamento: ma come c…o si fa? Sono squallidi. Siete dei falliti, dovete andarvene”. Poi Grillo passa a parlare dei giornalisti e dei media: “I giornali italiani dicono che io non voglio parlare con loro. Ma loro cosa fanno? Un giornale ha scritto tutto sulla vita privata di uno di noi: questo è fascismo”.” La prima cosa che faremo, promette, è tagliare le sovvenzioni ai giornali. Questi vivono con i nostri soldi”. Il comico genovese passa poi a parlare del segretario del Pd, Pierluigi Bersani, e risponde alle provocazioni: “ Io i soldi che ho li ho guadagnati, non sono un parassita come lui”.
“Gargamella (nomignolo dato a Bersani) dice che io sono miliardario e lui è il figlio di un meccanico. Ma c’è qualcosa di sbagliato, che non torna, nel suo discorso. Poteva dire che lui è figlio di un meccanico e io di un miliardario, ma non è così”. Su Silvio Berlusconi, dice: “ Non è andato a Napoli per chiudere la campagna elettorale perché ha la congiuntivite, dice. No, ha visto bene che in piazza non c’era un c…o di nessuno”. “Dicono di tutto contro di noi, dicono che con noi non si può governare. Ma in Parlamento noi saremo in grado di gestire il lavoro e lo dimostreremo”, conclude Beppe Grillo, dando a tutti l’appuntamento alle urne