Il morbo di Parkinson è una malattia degenerativa del sistema nervoso che colpisce migliaia di italiani in età senile. In Italia, il morbo di Parkinson colpisce circa 250mila persone e i primi sintomi iniziano a manifestarsi a partire dai 60 anni. Di recente, però, si è scoperto che tale malattia sta interessando una fascia di età sempre più giovane, infatti, un 25% dei pazienti ha un’età compresa tra i 40 e i 50 anni e un altro 10% ha un’età compresa tra i 20 e i 40 anni.
Purtroppo non si conoscono ancora le cause di questo allarmante dato che vede pazienti così giovani. Gli esperti, nonostante tutto, insistono sull’importanza della diagnosi precoce che è, ad oggi, l’arma migliore per controllare l’evoluzione della patologia e migliorare la qualità di vita del paziente. Il morbo di Parkinson colpisce prevalentemente le abilità motorie ma interessa più aspetti del funzionamento del sistema nervoso centrale. I primi sintomi ai quali si deve prestare molta attenzione per una corretta diagnosi precoce sono: movimenti rallentati, tremore, rigidità muscolare, perdita di espressione facciale. Questi sintomi si possono accompagnare a forte stato di agitazione specialmente durante il sonno, perdita del senso dell’olfatto, stipsi e depressione.
Con il progredire della malattia questi sintomi diventano più evidenti, insieme ai problemi di equilibrio e di deambulazione. In questa fase sono particolarmente frequenti le cadute nei pazienti più anziani. È proprio la cosiddetta “paura di cadere” che porta ad una progressiva perdita di autonomia nel camminare, per cui spesso si ricorre all’assistenza ospedalizzata.