La Settimana della Cultura con i musei aperti cede alla crisi. Brutta notizia per gli amanti della Cultura che non potranno più approfittare di questo periodo settimanale per visitare i musei di tutta Italia e rimanere incantati di fronte alle tante meraviglie presenti. “Non possiamo più permetterci di rinunciare all’incasso di sette giorni. Terremo i musei a ingresso libero l’ultima domenica di ogni mese, quando le famiglie italiane sono veramente in difficoltà”. Sono queste le parole di Anna Maria Buzzi, direttrice del dipartimento di valorizzazione del patrimonio culturale del Mibac.
La crisi c’è e si sente anche nel mondo dell’arte, della cultura e dei saperi. “Per la prima volta, continua Buzzi, dal 2009 è stato registrato un calo di visitatori del 10,44%”. Un dato preoccupante per i direttori dei musei, che dovranno impegnarsi per far fronte alla crisi e trovare nuove idee per andare incontro alle richieste del pubblico. Si parla già, infatti, di un possibile piano di recupero che vedrebbe l’apertura al pubblico anche nelle ore serali, almeno una volta al mese nei musei principali. “Per fare ciò però, sottolinea la direttrice generale, servono risorse”.
Secondo un sondaggio, realizzato per andare incontro alle esigenze dell’utenza, gli utenti sarebbero disposti a pagare qualche euro in più pur di avere musei efficienti e meglio organizzati. Resta però il fatto che numerose persone fanno parte di quella fascia di italiani che anche qualche euro in più sul costo del biglietto fanno la differenza.