Il 15 aprile è scaduto il mandato del Capo dello Stato e Giorgio Napolitano pensa ai compiti che spetteranno al nuovo Presidente. Al termine dell’ultimo incontro con i dieci saggi ha detto: “La parola e le decisioni toccano alle forze politiche e starà al mio successore trarne le conclusioni”.
Parlando dei dieci scelti proprio da lui per far fronte a questa situazione di crisi, non solo economica ma anche politica, il Presidente ha aggiunto: “Hanno saputo trovare posizioni comuni dimostrando un clima di dialogo che si deve trasmettere alle forze politiche. Ora le forze politiche devono mostrare analoghi sforzi di buona volontà di intesa anche in Parlamento”.
La situazione però sembra non sbloccarsi, da un lato il Pdl si fa portavoce della volontà di creare un governissimo o in casi estremi di richiamare gli italiani al voto, dall’altro il Pd è diviso tra chi vorrebbe un governo di intesa con il Pdl e chi invece insiste sulla posizione di creare un governo senza di esso, ma al massimo con la collaborazione del M5S di Grillo. Grillo dal canto suo non vuole saperne di governi con partiti politici ma vede solo la possibilità di un governo a 5 stelle. Stessa situazione in bilico per la scelta del nuovo Capo dello Stato, mentre gli attivisti 5stelle hanno messo in campo la scelta via web, i due maggiori partiti avanzano le loro proposte. In definitiva siamo ancora in pieno caos.