L’assegnazione dei premi Nobel continua, la scienza di turno è la fisica, settore sempre molto atteso dagli esperti poichè sono tante le teorie che aspettano di essere premiate con il riconoscimento più ambito. Questa volta il Nobel per la fisica è toccato allo studio dell’espansione dell’universo, sviluppato da 3 scienziati Saul Perlmutter, che prenderà la metà del premio in denaro, l’altra metà verrà divisa tra Brian Schmidt e Adam Riess, i quali hanno partecipato in maniera tangibile alle ricerche a loro volta. Il tema dello studio presentato alla commissione è l’espansione accelerata dell’universo, tema abbastanza chiaro alla comunità scientifica che non trova troppe teorie discordanti del tutto da quella vincitrice. Secondo i 3 esperti l’esplosione delle stelle in giro per l’universo ha causato una espansione di uguale modalità ma con inferiore intensità, di quella causata dal Big Bang. L’esplosione dei corpi celesti avrebbe scatenato la stessa reazione chimica avvenuta nel brodo primordiale dove le varie sostanze mescolate tra loro avrebbero portato ad una condensazione tale da causare un esplosione che ha creato l’intero universo.
Il succo della scoperta scientifica che ha portato alla vittoria del premio Nobel per la fisica sta nel ritmo con cui questo avviene, sono state visionate per dimostrarlo una serie di Supernova, stelle che chiudono il loro arco vitale con l’esplosione salvo eccezioni di rito, i test hanno evidenziato una espansione a velocità nettamente superiore a quella conosciuta fino ad oggi. Questo è bastato alla comunità scientifica riunita per l’assegnazione dei premi Nobel in Svezia per confermare quello dei 3 scienziati come il risultato più importante dell’anno.