Bisogna dire addio ai voucher che sono andati molto forte nel mercato del lavoro italiano, e salutare “Presto”, che sarà il nuovo contratto di prestazione occasionale ideato dall’Inps, disponibile da lunedì 10 luglio.
Voucher vs “Presto”
La differenza principale tra i voucher e “Presto” sta nella forma: questi nuovi contratti sono disponibili in due diverse forme:
- il libretto famiglia, che si può usare per pagare chi svolge lavori domestici, fa assistenza a domicilio agli anziani o ad altre persone bisognose, o a chi dà lezioni private a ragazzi e ragazze;
- il contratto di prestazione occasionale, per i lavori che sono svolti direttamente all’interno dell’azienda.
Come usare “Presto”
Per poter iniziare ad usare questo nuovo contratto di lavoro, occorrerà registrarsi su una nuovissima piattaforma digitale che l’INPS metterà a disposizione da lunedì prossimo. Qui bisognerà inserire i propri dati personali, in maniera tale da permettere la completa tracciabilità nell’uso di questo nuovo strumento.
Dal momento in cui si sarà fatto tutto correttamente e si sarò ottenuto il nuovo contratto, il pagamento ai dipendenti verrà fatto entro il 15 del mese successivo.
Come funziona il pagamento del lavoro?
I pagamenti per i due tipi di contratti “Presto” saranno regolati in maniera differente:
- nel primo tipo, dunque il “libretto famiglia” ogni titolo di pagamento avrà un valore di 10 euro lordi, ovvero almeno 8 euro netti all’ora (prima, con i voucher, si prendevano 7,5 euro all’ora come minimo). Le spese saranno:
- 1,65 euro come contributi previdenziali;
- 0,25 euro come premio Inail;
- 0,10 come spese di gestione.
- nel secondo tipo, quindi il contratto di prestazione occasionale, il compenso minimo per ogni ora di lavoro è pari a 12 euro lordi, ovvero almeno 9 euro netti (sono 3 euro le spese per contributo che sono a carico dell’impresa). Da precisare che le aziende che decidono di usare questo particolare contratto di lavoro devono pagare almeno 36 euro al mese, ovvero quattro ore di lavoro, anche se quelle effettivamente lavorate sono di meno.
Si conferma che non si possono incassare, con questi nuovi contratti di lavoro occasionale “Presto” più di 5.000 euro all’anno.
Addio ai vecchi voucher
I voucher che sono stati usati fino ad oggi si potranno usare ancora per tutto il 2017, ma solo all’interno del bonus baby sitter come alternativa al classico congedo parentale. Dal 2018 in poi, anche queste prestazioni lavorative dovranno essere gestite con “Presto”, il libretto famiglia.