Dopo la formazione del neo governo guidato da Enrico Letta e la terribile sparatoria che ha visto coinvolto un poliziotto proprio davanti Palazzo Chigi, ora, si inizia a inquadrare il piano di governo dei nuovi ministri e c’è chi prevede già tempi più duri. “Se qualcuno tra qualche mese prende i fucili non lamentiamoci, abbiamo messo un banchiere all’Economia”. Sono queste le parole di Paolo Becchi, professore universitario nell’ateneo bolognese e sostenitore del Movimento 5 stelle.
L’attacco va in direzione di Fabrizio Saccomanni, nuovo ministro dell’Economia e banchiere. Becchi attacca poi Letta, di ritorno dall’incontro con il cancelliere tedesco Merkel: “Letta che va dalla Merkel è un segnale chiaro. Siamo ancora governati dalla cancelleria e dai banchieri”. Il sostenitore di Grillo commenta poi il triste episodio della sparatoria avvenuta proprio davanti palazzo Chigi mentre era in corso il giuramento del nuovo governo, in cui è rimasto gravemente ferito un poliziotto: “Dietro la sparatoria a Palazzo Chigi c’è il potere invisibile”. Secondo alcuni, il gesto dell’attentatore, sarebbe anche da attribuire ad una spinta psicologica effettuata dal Movimento di Grillo, ma Becchi non ci sta.
“La colpa della sparatoria viene attribuita al Movimento 5 stelle. Così si prendono due piccioni con una fava. Inoltre, basta guardare la maggioranza che ha ottenuto questo governo per rendersi conto che gli spari lo hanno rafforzato”. Becchi risponde poi, così, alla domanda su chi, secondo lui, si possa nascondere dietro queste provocazioni: “Non lo so, ma è nell’interesse del governo che non si dia spazio a questa opposizione. Difficile pensare che Preiti, sia arrivato da solo con una pistola. Non posso escludere che si tratti di una provocazione per rafforzare il governo”.