Sono sempre di più i nostri connazionali che dopo una vita di lavoro decidono di passare gli anni del meritato riposo in un paese diverso dall’Italia, magari in un luogo dove il costo della vita è inferiore, è presente un clima più mite e un buon sistema sanitario, c’è un tasso minore di criminalità.
Per trasferirsi all’estero e pagare meno tasse sulla pensione, bisogna prima di tutto dotarsi della documentazione necessaria, che non può prescindere dalla modulistica certificante il cambio di residenza.
Il pensionato deve provare di risiedere effettivamente e fisicamente in un altra nazione e potrà farlo ottenendo dall’Istituto previsto a tali pratiche nel paese ospitante il modulo ufficiale e legalmente valido che attesti la residenza fiscale. Dovrà quindi chiedere la cancellazione dall’anagrafe comunale italiana ed iscriversi all’AIRE, l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero, che fa capo direttamente alla Farnesina.
Dal sito del Ministero degli Esteri è possibile informarsi su quali siano i criteri per richiedere all’AIRE, che riportiamo di seguito:
Devono iscriversi:
- coloro che decidono di trasferire la propria residenza all’estero per un periodo non inferiore ai 12 mesi;
- coloro che già risiedono oltreconfine, anche se hanno acquisito la cittadinanza italiana in un secondo momento.
Non possono iscriversi:
- coloro che si recano all’estero per meno di 12 mesi;
- i lavoratori stagionali;
- i dipendenti di enti transnazionali e diplomatici;
- i lavoratori della scuola impegnati per un periodo di lavoro o insegnamento all’estero;
- i militari italiani in servizio presso la NATO.
A ottobre 2017, inoltre, l’INPS ha rilasciato una nota nella quale informa chi viene considerato come residente in Italia anche se risiedente all’estero, ovvero chi:
- all’interno di uno stesso anno, risulti iscritto per almeno 183 giorni all’Anagrafe italiana (184 negli anni bisestili);
- ha il domicilio o la residenza in Italia, anche se dichiara ulteriore domicilio all’estero;
- risieda effettivamente all’estero, ma in uno Stato a fiscalità agevolata.
Una volta trasferito all’estero, il pensionato che chiede di ricevere la pensione italiana nel nuovo paese di residenza dovrà iscriversi entro 90 giorni all’AIRE e potrà farlo presso uno dei consolati italiani quivi presenti che gestiscano tali pratiche. La mancata iscrizione entro i tre mesi può comportare l’impossibilità di accedere alla richiesta di ottenimento pensione all’estero.