I piatti di plastica sono comodi e funzionali. Li usiamo quasi tutti, per i nostri pic nik ma anche in casa, quando abbiamo bisogno di non perdere tempo a lavare i piatti sporchi. Ma attenzione: i piatti di plastica nascondono delle insidie; infatti, mangiare cibi caldi all’interno di piatti di plastica rende più esposti al rischio di calcoli renali. Questo è quello che sostiene una ricerca sviluppata dalla Kaohsiung Medical University in Taiwan e coordinata dal dottor Chia-Fang Wu.
La ricerca è stata condotta su un gruppo di volontari, suddivisi in due sottogruppi: al primo è stato chiesto di consumare una minestra calda in piatti di plastica, al secondo, invece, di consumare la medesima minestra in piatti di ceramica. Ai volontari è stato poi chiesto di consegnare campioni di urine ad intervalli regolari, rispettivamente prima del pasto e 12 ore dopo il consumo. Ventuno giorni dopo il primo pasto, i volontari hanno consumato la stessa minestra invertendo i piatti, in altre parole chi aveva consumato la minestra in piatti di plastica, questa volta lo ha fatto in piatti di ceramica e viceversa.
I controlli delle urine hanno dimostrato come i livelli di plastica varino a seconda del tipo di piatto usato: chi aveva consumato il pasto in piatti di ceramica, i livelli, 12 ore dopo, si fermavano a 1,3 microgrammi, mentre per chi aveva consumato il pasto in piatti di plastica, i livelli arrivavano a 8,5 microgrammi. Secondo il medico che ha seguito e coordinato la ricerca, i risultati rappresentano una combinazione di più fattori, infatti, l’assorbimento di plastica dipende non solo dal materiale del piatto ma anche dalla temperatura e dall’acidità del cibo. Aumentando questi livelli di conseguenza, aumenta il rischio di contaminazione.