Dopo i dubbi dei giorni scorsi arriva finalmente la notizia ufficiale: la scadenza del pagamento delle tasse IRPEF 2016 è stata rimandata al 9 luglio, poche settimane più in là, ma sufficienti ai commercialisti per non accavallarsi con le scadenze IMU e TASI di domani, e agli italiani per tirare un piccolo sospiro di sollievo perché potranno rimandare l’appuntamento con le tasse ancora per un po’.
Lo ha reso noto il MEF con il comunicato stampa 107. In realtà, sembrava che la proroga ufficiale dell’Unico 2016 non sarebbe dovuta arrivare, anche perché i commercialisti hanno già a disposizione il software Gerico, quello da usare per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi.
Diciamo che, in linea di principio, se la proroga non fosse arrivata non ci sarebbe stato nulla di strano, né sarebbe stata una cosa negativa. Anzi, è proprio il contrario: se occorre prorogare, significa che qualche cosa nel sistema complessivo non va come dovrebbe.
Una delle motivazioni che ha spinto l’Agenzia delle Entrate a prendere questa decisione è stata la presenza di sempre più numerosi adempimenti fiscali cui tenere testa, tra certificazione unica, spesometro, comunicazione beni e finanziamenti soci, IMU e TASI, ecc. Ecco che ci si trova di fronte ad una questione particolarmente delicata soprattutto per gli studi professionali di piccole e medie dimensioni, che sono carichi di lavoro in prossimità delle scadenze fiscali e che, per questo motivo, avrebbero rischiato degli errori che sarebbero poi potuti finire sulle spalle del contribuente