Non è stato un novembre facile per Carlo Ancelotti: il suo Psg, distante 4 punti dalla vetta in Ligue 1 (ora occupata dal Lione), ha ricevuto critiche durissime per le recenti prestazioni, a dir poco deludenti, offerte in campionato, tanto che, da giorni ormai, si parla di un esonero dell’allenatore italiano a fine stagione, con il suo posto che verrebbe preso da Josè Mourinho. Meno male che c’è la Champions, avrà pensato ieri Ancelotti. Infatti il suo Psg, con la vittoria ottenuta in casa ai danni del Porto, sconfitto 2-1, ha chiuso in testa il proprio girone di Champions (davanti ai portoghesi, secondi), assicurandosi, così, un sorteggio (forse) più comodo in vista degli ottavi di febbraio.
Certo, non basta la vittoria di ieri per far tornare il sereno in casa Psg, con uno spogliatoio spaccato al suo interno (da una parte i francesi, dall’altra gli “stranieri”). Le uniche note positive emerse dalla partita di ieri, sono la prestazione di Thiago Silva, sempre più leader di questa squadra, e di Javier Pastore, uno dei più criticati fino ad ora dai media francesi, reo di non essersi ancora perfettamente integrato negli schemi del tecnico italiano. Dall’altra parte, iniziano a riaffiorare gli antichi dubbi sulle prestazioni europee di Ibrahimovic, tanto decisivo in campionato (13 gol in 12 partite), quanto un corpo estraneo in Champions.
Insomma, per Carlo Ancelotti c’è ancora tanto lavoro da fare, per far andare il più lontano possibile il suo Psg in Champions e per farlo terminare davanti a tutti in Ligue 1.