Tra pochi giorni Alessandro Sallusti, direttore del quotidiano “ Il Giornale”, andrà ufficialmente in carcere. La sentenza, espressa dalla Corte di Cassazione il 26 Settembre scorso, lo aveva condannato a 14 mesi di reclusione con l’accusa di diffamazione a mezzo stampa, a causa di un articolo pubblicato il 18 febbraio 2007.
Il provvedimento, inizialmente sospeso, è invece ora andato in porto; Sallusti, infatti, ha dichiarato in diretta tv sul canale Sky di aver ricevuto la notifica della sentenza di condanna. Lui si dice pronto per andare in carcere e dichiara davanti al Gip di non avere alcuna intenzione di trovare scorciatoie per evitare la galera. Puntualizza, in questo modo, le sue intenzioni: “Non mi interessano salvataggi grazie a cavilli giuridici” e in più aggiunge:“i miei legali presenteranno alla procura la rinuncia all’affidamento ai servizi sociali, in maniera da interrompere il conteggio dei 30 giorni a disposizione; la cosa è definitiva e irreversibile”.
Parlando poi della sua condanna, per molti considerata ingiusta, accusa la casta politica e, dichiara senza paura: “ Mi fa orrore sapere che i politici italiani sono così cialtroni che mentre si discute al Senato di una modifica della legge 47/1948 sulla diffamazione a mezzo stampa si pensa di inserire degli articoli che non c’entrano nulla; un Paese con una casta politica così si merita di avere un giornalista in prigione per le opinioni espresse dal suo giornale”.