Edizione di venerdì 22 Novembre 2024 | Home - Redazione - Disclaimer - Cookie Policy e Privacy Policy

Spesometro: cosa fare in caso di scarto file

Le ultime faq pubblicate sul sito dell’Agenzia delle Entrate e Riscossione riguardano un inconveniente di sistema cui molti contribuenti sono inciampati negli ultimi giorni. Cerchiamo di capire insieme come agire tempestivamente, dal momento che la scadenza per lo Spesometro, il 16 ottobre, è ormai imminente. Si è verificato infatti per molti italiani lo scarto dei file senza motivo.

In più persiste il problema della privacy che ha causato ben cinque rinvii della scadenza: l’invio dello spesometro tramite intermediari rasenta la violazione della privacy appunto, ma il rischio è anche quello di anomalie e invii multipli di comunicazioni da parte di soggetti diversi. Prima della sospensione del sito e della proroga, in pratica chiunque in possesso di credenziali Entratel avrebbe avuto modo di inserire una partita Iva di qualcun altro (errore o dolo?), accedendo così ai dati delle fatture di un altro soggetto fiscale, con la possibilità di modificarne i dati.

Come se non bastassero questi intoppi, si aggiunge, come dicevamo, lo scarto dei file. In tal caso non sono visibili, dice l’Agenzia, “è il nome del file, né l’icona per accedere ai dettagli, significa che non è stato possibile riconoscere il firmatario. In questo caso, lo scarto dipende dal fatto che il file non è stato firmato elettronicamente o è stato firmato con una firma non valida”.

Inoltre è possibile ci siano stati scarti per errore “00210-Matricola del dispositivo DA non valida o non appartenente al gestore” durante la trasmissione dei file da distributore automatico. In questo caso bisogna verificare l’ID del Sistema master della Vending machine, che è formato dalla partita Iva del gestore e dalla matricola del sistema master. Se il Sistema master non ha la matricola, il gestore può impostarne una autonomamente, che sia univoca e lunga fino a 19 caratteri (che andranno poi uniti agli 11 della partita Iva per formare l’ID).

 

Se invece il file semplicemente non è visibile tramite la funzione monitoraggio file trasmessi, si può controllare lo stato della pratica tramite l’identificativo assegnato al momento del caricamento. Occorrerà aspettare fino a tre giorni lavorativi per l’effettivo caricamento dei file, e dopo quest’arco di tempo potremo vedere i dati nella sezione Fatture e Corrispettivi.