La Corea del Nord ha reso noto pubblicamente di essere pronta ad effettuare un terzo test nucleare, senza però specificare la data in cui esso verrà fatto. Si è trattato di una risposta alle nuove sanzioni imposte delle Nazioni Unite dopo il recente lancio di missili da parte di Pyongyang. Martedì, infatti, il Consiglio di Sicurezza dell’Onu aveva approvato all’unanimità una risoluzione di condanna ai danni Pyongyang estendendo il congelamento dei beni per le imprese e per gli individui della Corea del Nord.
Come pronta risposta, la Corea del Nord ha respinto le accuse e ha promesso che ci saranno altri lanci, sempre più a più lungo raggio, tra i quali anche “un nuovo test nucleare“. In maniera aperta, il paese nord coreano ha detto che tali atti saranno mirati “contro gli Stati Uniti, che sono il nemico giurato del popolo coreano“. La Corea del Nord ha infatti più volte accusato gli USA di complottare per rovesciare il governo di Pyongyang, ovvero la dinastia Kim, alla cui testa si trova ora Kim Jong Un.
Pronta la risposta da parte dei governi. Washington, Seoul, Tokyo e Pechino hanno scoraggiato altamente la Corea del Nord dal fare un test nucleare di questo genere, dato che “non è un momento di aumentare le tensioni nella penisola coreana“. Il test potrebbe inoltre complicare i piani di Park Geun-hye, presidente entrante della Corea del Sud, che vorrebbe invece proseguire il dialogo con la Corea del Nord, la quale si è anche impegnata a trascurare precedenti problemi politici al fine di aumentare gli aiuti umanitari nella Corea del Nord. Le critiche alla Corea del Nord arrivano anche dalla Cina, alleato storico del paese comunista.