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Truffa ai danni dell’Inps in Calabria

Si è appresa poche ore fa la notizia del via all’operazione denominata “Senza Terra”, che ha portato a numerosi arresti e ad altrettanti beni sequestrati. Il gip del Tribunale di Rossano ha disposto trentasette misure cautelari, in particolare: 15 arresti domiciliari, 21 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria ed infine un obbligo di dimora; tutto questo tra Corigliano Calabro, Cassano allo Jonio, Rossano e altre città della penisola. Sono in atto, inoltre, circa 90 avvisi di garanzia per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni dell’Inps, corruzione, peculato, falso, accesso non autorizzato ai sistemi informatici e non per ultimo abuso d’ufficio.

I soggetti coinvolti appartengono a diverse categorie lavorative, sindacalisti, imprenditori agricoli, commercialisti, amministratori locali e falsi lavoratori. La truffa scoperta consisteva nella costituzione di cooperative agricole che risultavano operative nell’alto Jonio ma che, in realtà erano operative solo in teoria, poiché l’attività si svolgeva su terreni di committenti allo scuro di ciò o, addirittura su terreni inesistenti. I commercialisti e i consulenti del lavoro dopo aver ricevuto somme di denaro, relative alla compravendita di giornate lavorative, badavano a comunicare all’Inps il numero delle giornate effettuate da ciascun “lavoratore”, avvalendosi della collaborazione di alcuni funzionari dell’Ente.

Le indagini investigative, iniziate nel 2009, sono state condotte dalla Polizia Tributaria di Cosenza e ha portato, infine, anche al sequestro in misura preventiva di molti beni, soprattutto immobili, per un valore di circa 66 milioni di euro.