Sembra che il funzionamento della sigaretta elettronica non sia un’alternativa sicura al tabacco per coloro che hanno difficoltà a smettere di fumare. Secondo quanto si legge sull’Inquirer, gli esperti hanno avvertito che ciò viene propagandato come una sana alternativa al fumo, potrebbe essere in realtà ancora più dannoso Secondo loro, infatti, per vaporizzare la soluzione di nicotina, viene messo nelle cartucce il glicole propilenico chimico, oltre ad una serie di altre sostanze (che rappresentato fino al 90 per cento del contenuto della e-sigaretta) che potrebbero provocare delle irritazioni alle vie respiratorie.
La notizia ha anche citato un’analisi condotta negli Stati Uniti dalla Food and Drug Administration nel 2009, che ha trovato tracce di sostanze cancerogene e di altre sostanze potenzialmente nocive, oltre ad etanolo e glicerina, in diverse sigarette elettroniche.
Gli esperti consigliano, invece di usare le sigarette elettroniche di cercare un aiuto professionale. Le persone che usano la sigaretta elettronica per smettere di fumare potrebbero in realtà rimanere dipendenti dalla nicotina in esse contenute.
Nel frattempo in Italia ci si domanda se la sigaretta elettronica, che comunque non sprigiona fumo, possa essere usata all’interno di ambienti chiusi. Non esiste nella legge che ne vieti l’utilizzo, solo delle norme di buon senso che potrebbero indicare che non è “elegante” fumare in luoghi chiusi, neanche una e-sigaretta.