Il giorno dopo la spettacolare esplosione di una meteora in Russia, nella regione degli Urali, inizia l’operazione di pulizia presso la città di Chelyabinsk, duramente colpita. Anche se alcuni edifici sono usciti indenni dall’esplosione, altri sono stati danneggiati, in maniera particolare per quanto riguarda i vetri delle finestre. Come dicevamo ieri, circa 1.000 sono le persone che sono rimaste ferite, tra cui anche più di 200 bambini. La maggior parte dei feriti si trovano nella regione di Chelyabinsk, anche se la maggior parte di essi non sono considerati gravi.
Descritto dalla NASA come un “piccolo asteroide”, l’esplosione della meteora è stata equivalente a quella di una centrale da 300.000 tonnellate di TNT. L’agenzia spaziale americana ha aggiunto che l’incidente accade in media una volta ogni 100 anni. Circa 20.000 sono stati i lavoratori mobilitati in risposta all’emergenza che vede circa 3.000 edifici danneggiati, per lo più con i vetri rotti a causa delle onde d’urto causate dall’esplosione. Gli osservatori hanno tracciato un parallelo con il celebre evento di Tunguska del 1908 nella remota Siberia, in cui un asteroide è entrato in contatto con l’atmosfera terrestre ed è esploso, cancellando una superficie di 820 chilometri quadrati, dove per fortuna c’erano solo alberi.
Molti hanno pensato ad un effetto del passaggio, vicino alla terra, dell’asteroide 2012 DA14, ma gli scienziati della NASA hanno detto che i due eventi non sono correlati.